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La regione chiede mezzo milioni di danni al fratello di Errani. Defranceschi (M5S): “Bene la richiesta risarcimento danni”

da | Mar 13, 2014 | Notizie, Ultime news | 0 commenti

de-franceschi“Accolgo con piacere la richiesta di risarcimento danni nei confronti del fratello del governatore. Evidentemente Errani ora ha sentito il bisogno di giocarsi il tutto e per tutto. Era ora, visto che lo chiediamo da oltre un anno.Poco importano i motivi, per quanto ci riguarda. Sappiamo solo che ne ha parecchi di danni da chiedere e a cui rimediare, questa Regione”. Così Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 stelle Regione Emilia-Romagna commenta la notizia dell’ammissione come parte civile con conseguente richiesta danni, dell’ente di viale Aldo Moro nel processo che vede imputato il fratello del governatore Errani, Giovanni.


Giovanni Errani è accusato di truffa aggravata ai danni della Regione per un finanziamento di un milione di euro erogato da Viale Aldo Moro nel 2006 alla cooperativa “Terremerse” di cui era alla guida. Secondo l’ipotesi accusatoria questa somma, finalizzata alla costruzione di una nuova struttura vinicola a Imola, fu indebitamente ricevuta poiche’ non furono rispettati i termini di fine lavori previsti dal bando. 

La Regione come parte civile, oltre alla restituzione del finanziamento da un milione di euro, ipotizza anche un risarcimento danni quantificato in 500mila euro. Nel novembre 2012, in un filone della vicenda Terremerse il presidente dell’Emilia Romagna, Vasco Errani, fu assolto con rito abbreviato dal Gup di Bologna dall’ipotesi accusatoria di falsita’ ideologica in atti pubblici con la formula ‘perche’ il fatto non sussiste’.”

“Da altrettanto immemore tempo, inoltre, chiediamo che faccia lo stesso con Alberto Vecchi  – prosegue il consigliere pentastellato – per il caso dei falsi rimborsi chilometrici che sarebbero costati alle casse della Regione – e quindi a quelle dei cittadini – ben 85.000 euro. Vorrei ricordare che anche la denuncia stessa nacque a seguito di un mio esposto del marzo 2010, perché fosse stato per la Regione, certo non si sarebbe posta il problema.”

 

 

 

 

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