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San Martino Spino, via i carabinieri: per la spending review si rischia che la stazione sia aggregata a Mirandola

da | Mar 23, 2014 | Mirandola, Notizie | 0 commenti

FRER0009441L’Arma dei carabinieri  fa sapere che, in base alla spending review imposta dal nuovo governo,  la stazione dei militari a San Martino Spino rischia di essere accorpata con quella di Mirandola, a 17 chilometri di distanza. Lo denuncia il candidato sindaco di centro destra Antonio Platis.
“Abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere alla Giunta di chiarire la situazione: il nostro è un territorio molto vasto e per questo facile crocevia per la malavita.
Ricordo alcuni episodi: lo scorso marzo proprio i carabinieri di San Martino Spino hanno intercettato un’auto sospetta con due persone a bordo che non si sono fermate all’alt intimato e hanno cominciato a percorrere a gran velocità le vie del centro.
Una volta presi sono stati rinvenuti sostanze da taglio per stupefacenti, denaro contante per un ammontare di 6.500 euro, un manganello estraibile, un coltello a serramanico, una bomboletta spray con aggressivo chimico ed una carta d’identità contraffatta. E sempre i militari della stazione di San Martino Spino, hanno arrestato due nomadi della frazione che sono evasi dalla propria abitazione dove si trovavano agli arresti domiciliari e sono andati a casa di un vicino distante circa 200 metri per una “spedizione punitiva” motivata da vecchi rancori.
I due nomadi, fratelli, erano stati sottoposti ai domiciliari per la rapina in abitazione commessa nel reggiano qualche mese prima. A tutto ciò va aggiunto l’aiuto offerto alla popolazione durante la terribile tromba d’aria che ha colpito San Martino Spino che si è sommata ai danni del terremoto”.
Il consigliere non condivide queste sforbiciate e chiede un impegno concreto: «Chiediamo che questa foga di tagliare le forze dell’ordine – conclude Platis – sia rivista soprattutto per quei territori che sono distanti e che necessitano di un maggior controllo.
È questo l’impegno che auspichiamo sia preso dall’intero consiglio comunale».

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