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“Allusioni sessuali nascondono vuoto di idee”, la rivolta delle donne in politica

da | Apr 11, 2014 | In Primo Piano, Elezioni, Notizie | 0 commenti

In queste ore sui social stanno circolando vignette e commenti di stampo sessista che prendono di mira le donne del Pd e la manager modenese Mara Bernardini, tutte accusate di far carriera politica per meriti sessuali. “Si tratta di attacchi inqualificabili e violenti – scrivono Andrea Sirotti (Pd), Caterina Liotti (Conferenza delle Democratiche modenesi), Cristian Favarin e Ingrid Caporioni (Sel) e Judith Pinnock (Prc) –  ancor più pericolosi perché si presentano sotto le mentite spoglie dell’allusione”. Ecco la loro dichiarazione congiunta:

“C’è una campagna elettorale che non finisce mai. E’ quella di alcuni uomini contro le donne. Una campagna che non usa comunicati stampa o dichiarazioni ufficiali, ma post sui social, cinguettii, battutine, ammiccamenti. In una sola mattinata abbiamo apprezzato, sul web, un’immagine che, utilizzando il logo della conferenza delle donne Pd, attribuisce il merito delle nomine femminili a segretaria, deputata, ministra ecc. a crescenti capacità di tipo sessuale, e una conversazione (che ha coinvolto, tra gli altri, due persone note alla scena politica modenese come Vittorio Ballestrazzi ed Emilio Salemme) che commenta le nomine di una manager donna a capo di una importante fondazione modenese e in alcuni Cda millantando meriti di tipo sessuale.

Si tratta di attacchi inqualificabili e violenti, ancor più pericolosi perché si presentano sotto le mentite spoglie dell’allusione. Troviamo grave che si scambi la piazza virtuale dei social come luogo dove ogni forma di espressione e linguaggio è consentita. Ed è triste constatare, ancora una volta, come tanti, troppi, non siano capaci di argomentare il proprio dissenso rispetto ad antagoniste femminili in termini politici, ma solo personali. Il ricorso al sessismo e alle allusioni sessuali maschera un vuoto di pensiero e di idee. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Mara Bernardini, alle Donne Democratiche e a tutte le donne che a causa del loro impegno nella scena pubblica devono difendersi da tali attacchi”.

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