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Cinema, a Bomporto riparte in digitale

da | Apr 12, 2014 | Bomporto, Lo sai che..., Senza categoria | 0 commenti

Il Comune e il gestore del cinema di Bomporto hanno concordato un investimento per il rinnovamento tecnologico del Cinema Teatro Comunale del paese, che permette, da ora di offrire le proiezioni utilizzando la tecnologia digitale, grazie al nuovo sistema di proiezione digitale installato. Questo rinnovamento tecnologico è stato l’occasione per implementare nuova attrezzatura audio con processore audio dolby digitale che permette la diffusione del suono a sei canali, che rappresenta un deciso miglioramento nella qualità del suono e adegua la nostra sala alle migliori della provincia.

Piccola guida al digitale
Con cinema digitale, o D-Cinema (contrazione di Digital Cinema) ci si riferisce all’uso nel cinema della tecnologia elettronica digitale per la distribuzione e la proiezione.
Il passaggio al cinema digitale costituisce una vera rivoluzione, infatti viene abbandonata la pellicola che aveva sempre costituito il simbolo del cinema. Tale cambiamento ha un riflesso anche sulla produzione cinematografica, in quanto girare un film in digitale e non utilizzare la pellicola porta a significative economie di scala. La preferenza di un formato è determinata da certi fattori: qualità, effetti visivi, costi e peso.
L’immagine digitale presenta vantaggi che sono economici. Le telecamere digitali costano meno e sono menovoluminose delle macchine da presa; gru e carrelli sono meno pesanti e anche la steadicam, imbrigliatura che permette di legare la telecamera al corpo dell’operatore, realizza le riprese con più fluidità e scioltezza.
Inoltre i prezzi dei supporti di registrazione sono meno alti rispetto a quelli della pellicola; per una piccola produzione indipendente, è più conveniente girare in digitale invece che in pellicola. Un film in digitale può essere effettuato in quattro mesi: sei settimane per prepararlo, sei per girarlo e sei di edizione e post produzione.
Con il digitale inoltre è possibile usare il set a 360 gradi; essendo le necessità di illuminazione della scena molto più basse rispetto alla pellicola si possono usare molte camere contemporaneamente. Inoltre la preparazione del set è più veloce e meno rigida nei confronti di possibili errori di allestimento o illuminazione, ai quali è possibile rimediare in post produzione. Il video digitale è già pronto per la post produzione digitale, dove è possibile praticare la correzione del colore, modificare fondali, cancellare dettagli sbagliati e accedere alle tecniche del rendering, del morphing, del composing e agli effetti speciali.
Nel cinema di consumo, il digitale permette con il copia-incolla di moltiplicare gli oggetti senza muovere le comparse, nel caso in cui serva una scena di massa non troppo definita. Inoltre è possibile risolvere la gestione di animali talvolta pericolosi.
Il digitale ha avuto successo anche grazie alla possibilità in fase di produzione di dare riscontri anticipati sulla qualità del materiale girato. Mentre sono in corso le riprese, sul monitor di controllo del film è possibile vedere la scena e la resa finale del girato.
Tutto ciò è un grande vantaggio per il regista, per il direttore della fotografia e per i tecnici della post produzione, i quali sono in grado di lavorare immediatamente sugli effetti speciali e sullo sfondo.
In definitiva, la decisione sul formato da adottare dipende dal filmmaker o produttore del film in base a determinate scelte stilistiche, budget, abilità personali, attrezzatura disponibile, obiettivi distributivi.
Il trasferimento del DCP (Digital Cinema Package) alla sala può avvenire attraverso un hard disk in cui il DCP è memorizzato oppure attraverso una connessione a banda larga satellitare.
Il digitale semplifica il lavoro del distributore e del gestore.
La produzione digitale permette l’ evoluzione dei modelli di distribuzione di un film. L’assenza della pellicola consente una riduzione dei rischi e dei costi finali di stampa e tiratura sui supporti stessi, e della loro movimentazione.
La tecnologia digitale di proiezione ha raggiunto standard qualitativi identici a quelli della pellicola e la sua precisione cromatica sta evolvendo notevolmente negli ultimi anni.
Il digitale inoltre è più flessibile riguardo alla distribuzione dei contenuti; sono iniziati i primi tentativi di aprire le sale a nuove forme di utilizzo, ad esempio la trasmissione in diretta di eventi culturali e sportivi, forme diverse di usi commerciali e festival.
Con le innovazioni tecnologiche prodotte dal digitale, il ciclo produttivo cinematografico, dalla fase di realizzazione fino al luogo finale di distribuzione del film, potrà subire delle modifiche.
L’uso del digitale può risultare conveniente per i costi più accessibili, ma vi sono delle difficoltà al momento della distribuzione. I costi che i proprietari delle sale devono sopportare per adeguare i propri locali ad una prospettiva interamente digitale, sono considerevoli e lo switch-off dalla pellicola al digitale è previsto per il 2014.
Il 2014 è considerato l’anno del passaggio definitivo al digitale con le dichiarazioni di Kodak e Fuji film di aver interrotto la produzione di pellicole.

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