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Modena, ricordato il 69° della Liberazione. “Da quella lotta le basi per l’Europa unita”

da | Apr 22, 2014 | La nostra storia | 0 commenti

Il 69° anniversario della Liberazione di Modena dall’occupazione nazifascista, avvenuta il 22 aprile 1945, è stata ricordata con la deposizione di corone ai piedi di monumenti e cippi che testimoniano un momento significativo della nostra storia.

Alle 10 il sindaco Giorgio Pighi e la presidente del Consiglio comunale Caterina Liotti hanno deposto una corona ai piedi del Famedio, che ricorda il sacrificio di tanti combattenti nelle fila della Resistenza, al cimitero di San Cataldo.

Le autorità si sono poi trasferite sullo scalone del Palazzo comunale per deporre una corona davanti alla lapide che ricorda la Medaglia d’oro al valor militare concessa alla città di Modena.

E’ stata quindi la volta dell’omaggio ai Caduti che sono ricordati nel sacrario alla base della Ghirlandina in piazza Torre.

L’ultimo momento di raccoglimento è stato davanti alla lapide che ricorda gli ex internati militari posta sul muro del Palazzo comunale che si affaccia su piazza Torre.

Guarda la puntata televisiva di Sul Panaro.net on C-100 dedicata alla Resistenza

SulPanaro.net – ResistenzE – 18/4/2014 (11^ puntata) from Sul Panaro.Net on Vimeo.

Anche il segretario provinciale Pd Lucia Bursi e il segretario cittadino Pd Andrea Sirotti hanno partecipato, in mattinata, alla deposizione di corone di alloro al Famedio del cimitero di San Cataldo in occasione del 69esimo anniversario della Liberazione della città di Modena. “Da quella lotta, dal sacrificio di tante vite, è nata non solo l’Italia libera e democratica – afferma Lucia Bursi – ma sono state gettate anche le basi per un’Europa unita”. Ecco la sua dichiarazione:

 

“Venerdì 25 aprile sarò a Maranello, per l’ultima vota parteciperò da sindaco della mia città alle cerimonie in ricordo della Liberazione del Paese dal dominio nazi-fascista. In mattinata, insieme al segretario cittadino del Pd Andrea Sirotti, ho preso parte alla deposizione di una corona di alloro ai piedi del Famedio del cimitero di San Cataldo e, a fianco del sindaco Pighi, abbiamo sostato davanti alla tomba del giovane partigiano Mario Allegretti, medaglia d’oro al valor militare. Con quella lotta, dal sacrificio di tante giovani vite, è nata non solo l’Italia libera e democratica, ma sono state gettate anche le basi per un’Europa unita. L’Italia repubblicana, la Costituzione, l’allargamento dei diritti, compreso il voto alle donne, sono conquiste preziose che hanno permesso alle generazioni successive di vivere una vita diversa e migliore rispetto a chi le aveva precedute. A chi si è sacrificato per gli altri dobbiamo un ricordo pieno e non di maniera: rappresenta un esempio e un monito costante per il futuro. Quella stagione di lotta per i diritti ha reso possibile anche lo sviluppo concreto di un grande ideale: l’Europa dei popoli. Quell’idea sta continuando il suo cammino: le prossime elezioni europee saranno le prime in cui i cittadini dei 28 paesi dell’Unione, oltre a scegliere i propri candidati al Parlamento europeo, potranno dire la loro anche sulla scelta del nuovo presidente della Commissione europea. Un’Europa coesa, baluardo di diritti e doveri condivisi, è garanzia di pace e prosperità, quei valori per cui i combattenti della lotta di Liberazione hanno sacrificato le proprie esistenze”.

 

 

 

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