Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Subito stop alle trivellazioni in regione, la richiesta della Lista Tsipras

da | Apr 28, 2014 | Europee, Rapporto Ichese, speciale terremoto | 1 commento

I candidati della Lista “L’Altra Europa con Tsipras” Enzo Di Salvatore e Stefano Lugli intervengono sulla questione della sospensione delle attività di ricerca ed estrazione degli idrocarburi nel territorio della Regione Emilia-Romagna. L’azione congiunta di Di Salvatore e Lugli muove dagli esiti del rapporto Ichese e dallo studio degli atti della Regione, dai quali emerge chiaramente che – contrariamente a quanto dichiarato dal Presidente Errani – ad oggi nessun titolo minerario risulta sospeso per effetto di qualsivoglia decisione della Regione.

Come spiegano i due candidati, infatti, “la Regione può intervenire solo nella fase finale del procedimento autorizzatorio, ossia solo nel momento in cui è chiamata dallo Stato a rilasciare l’intesa. Questo è l’unico potere che la Regione possiede in materia di idrocarburi”. Da ciò consegue che, mentre sui procedimenti già perfezionati con il rilascio di un titolo estrattivo, la Regione non può più intervenire, in relazione a quelli non ancora conclusi, l’intervento potrà darsi solo quando la richiesta da parte dello Stato al rilascio dell’intesa arriverà sul tavolo della Regione. Evenienza, questa, che, però, non si è ancora verificata.

Di Salvatore e Lugli precisano, tuttavia, che “nel momento in cui lo Stato richiederà alla Regione di rilasciare l’intesa, a nulla servirà opporre la propria contrarietà, sostenendo che questa sia stata sancita a chiare lettere in atti deliberati dagli organi regionali, in quanto, alla luce del quadro normativo vigente e sulla scorta della giurisprudenza della Corte costituzionale, il rifiuto aprioristico della Regione al rilascio dell’accordo viola il principio di leale collaborazione e consente allo Stato di adottare in solitudine la decisione finale”.

I due candidati si dicono, inoltre, preoccupati per un particolare aspetto della vicenda, che finora non è emerso: quello relativo alle c.d. “zone a burocrazia zero”. Prevista di recente anche per i territori del cratere emiliano, questa disciplina ha, infatti, ad oggetto lo snellimento di qualsiasi procedimento autorizzatorio e potrebbe riguardare anche gli idrocarburi.

 

L’unica strada da seguire, secondo Di Salvatore e Lugli, è quella individuata in un appello predisposto di recente proprio dalla Lista Tsipras. “Assieme ad altri candidati della Lista Tsipras” – dichiarano Di Salvatore e Lugli – “abbiamo predisposto un appello al Governo Renzi affinché venga urgentemente istituita una Commissione scientifica, che faccia chiarezza sulle possibili correlazioni tra attività sismica e attività di ricerca ed estrazione degli idrocarburi in relazione all’intero territorio nazionale. Con l’appello chiediamo, contestualmente, che, nell’attesa di conoscere i lavori della Commissione, il Governo sospenda con decreto-legge tutte le attività attualmente in corso nelle zone ad alto e medio rischio sismico”.

 

Stefano Lugli, 39 anni, abita a Finale Emilia e lavora per il Comune di Concordia, due dei Comuni modenesi più colpiti dal sisma del 2012. Da sempre attivo nelle vertenze locali contro le grandi opere e gli inceneritori ora è impegnato anche per il diritto alla ricostruzione dell’Emilia terremotata e alluvionata. È candidato con la Lista “L’Altra Europa con Tsipras” nella circoscrizione nord-est.

 

Enzo Di Salvatore, 43 anni, insegna diritto costituzionale nell’Università degli Studi di Teramo ed è co-fondatore del Coordinamento Nazionale No Triv. È esperto di diritto dell’Unione europea, diritti fondamentali, diritto regionale, federalismo e beni comuni. È candidato con la Lista “L’Altra Europa con Tsipras” nella circoscrizione sud.

Condividi su: