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Terremoto: perchè in California e nella Bassa gli esiti sono diversi

da | Ago 26, 2014 | In Primo Piano, Approfondimenti | 0 commenti

Pochi giorni fa un sisma di intensità pari a quella che ha devastato le nostre terre nel 2012 è avvenuto in California: tanta paura, tanti danni, ma nessun morto. A parità di intensità (6.1 l’ultimo, 5.9 il nostro), da noi il bilancio fu ben più drammatico, tra morti, feriti e danni ad architetture che non potremo avere più indietro.

Perchè questa differenza?

L’analisi la fa il sito Greenreport.it, che dà una risposta forse scontata ma decisamente esplicativa: la differenza sta nella prevenzione. “L’Italia ha subito 4600 morti e 500 mila sfollati a causa dei terremoti, mentre i fondi stanziati per le ricostruzioni ammontano a circa 150 miliardi di euro. In un momento di profonda stagnazione dell’economia, l’intervento diretto da parte dello Stato per l’adeguamento antisismico degli edifici pubblici, con – spiega l’articolo –  la relativa mobilitazione di manodopera, sarebbe una soluzione concreta per la crescente massa di disoccupati come per la riqualificazione del patrimonio pubblico.

Dalla California, dove hanno capito l’importanza della prevenzione (ma dove anche la vita passa sotto la spada di Damocle del Big One, l’atteso terremoto che si annuncia potenzialmente il più intenso mai registrato dall’uomo), ci mostrano come i terremoti non si possano prevedere, ma come anche sia possibile riuscire a non subirli passivamente”.

 

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