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Il ministro Poletti a Cavezzo: “Per la Bassa legge ad hoc”

da | Set 1, 2014 | In Primo Piano, Agricoltura, Ultime news | 0 commenti

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti era questa mattina a Cavezzo per visitare il territorio colpito in questi due anni da terremoto, per vedere cosa è stato fatto e soprattutto cosa ancora rimane da fare,accettando l’invito dell’Amministrazione comunale. “Per la Bassa serve una legge ad hoc, una norma nazionale sulle calamità, per fare in modo che le strumentazioni usate nelle ermegenze diventino regole generali, di modo da intervenire immediatamente“, ha spiegato il ministro ai sindaci che chiedevano fiscalità di vantaggio e deroghe al patto di stabilità

Mi ha dato l’impressione di una persona disponibile e aperta all’ascolto e ovviamente gli ho sottoposto diversi bisogni con cui ci troviamo a dover fare i conti in questa fase così complessa – commenta il sindaco di Cavezzo Lisa Luppi – Le richieste sul versante dei Comuni sono chiare: deroga al patto di stabilità nei prossimi anni per permettere la ricostruzione degli edifici pubblici, continuità per il personale comunale assunto con l’emergenza sisma soprattutto per i servizi tecnici che devono espletare le procedure per la ricostruzione delle abitazioni, una legge quadro nazionale sulle calamità naturali per dare prevedibilità al ‘chi fa cosa’ quando si verifica un evento calamitoso. Per le imprese le richieste sono lo snellimento e la semplificazione burocratica, l’accesso al credito e la fiscalità di vantaggio di cui ci aspettiamo un ritorno. E, per tutti,  la questione dell’Iiva sulle opere realizzate attraverso le donazioni, come l’ultima parte del nostro polo scolastico“. Anche se, sulla vergognosa norma che tassa le donazioni dei cittadini sulla ricostruzioni, Poletti non ha preso impegni diretti.

Dall’opposizione di Cavezzo Katia Motta dichiara: “ci vorrebbero tante anime concrete come lui, che pur tra le difficoltà di dover discutere e ottenere le misure necessarie con gli altri centri di potere nazionale, ha l’umiltà e la curiosità necessarie per andare a mettere il naso nelle situazioni reali e capire meglio come vive il lavoro il proprio Paese nelle sue varie sfaccettature, e conta molto sul coinvolgimento diretto dei cittadini nelle decisioni amministrative“.

Presenti all’incontro anche Confagricoltura, Copagri e Cia, che nell’occasione hanno consegnato a Poletti un documento firmato dai tre presidenti provinciali, nel quale si chiede al Governo una serie di misure in favore delle aziende agricole, alla luce delle crescenti difficoltà del fare impresa nel settore agroalimentare.

La presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi spiega in una nota l’importanza dell’incontro con il ministro: «Le aziende della Bassa e i suoi cittadini stanno ancora affrontando i problemi derivanti dal terremoto, anche se non se ne parla più. La visita del Ministro Poletti, che ringrazio a nome di Confagricoltura Modena, fa sentire di nuovo la vicinanza delle istituzioni, ma questo non è abbastanza. Rendere più rapide le procedure burocratiche e diminuire il costo del lavoro sono le richieste che abbiamo fatto al Governo, misure urgenti che servono per ridare ossigeno ad un settore come l’ortofrutta, in difficoltà a causa della crisi dei consumi, della stagionalità e dell’embargo russo. In particolare il costo del lavoro è come un macigno per le imprese, non solo quelle agricole: per tornare competitivi è necessario rivedere il cuneo fiscale. La crisi dell’ortofrutta non coinvolge soltanto i produttori, ma tutta la filiera, compreso il mondo delle cooperative. Anche per questo la presenza del Ministro Poletti, ex presidente di Legacoop, è particolarmente significativa. Questo Governo – conclude la presidente Bergamaschi –, che si dichiara aperto alle riforme e all’innovazione, deve ascoltare la nostra voce e passare dalle parole ai fatti».

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