““Per quanto di competenza, non ci sono osservazioni circa l’adozione di un’iniziativa per sostenere i costi dei maggiori consumi elettrici dei moduli temporanei abitativi in dotazione alle popolazioni colpite dal sisma, laddove i suddetti costi possano essere coperti, come suggerito nell’interrogazione in esame, attraverso l’impiego delle risorse già stanziate nell’ambito del fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del maggio 2012 di cui all’articolo 12, comma 1, del decreto legge n. 74 del 2012”. Parola del Viceministro dello sviluppo economico, Claudio De Vincenti, che si traduce in un nulla osta, da parte del Governo, affinchè la Regione si faccia carico del pagamento delle bollette per i terremotati che vivono nei Map.
Ne dà notizia un comunicato stampa del Movimento 5 Stelle, da cui proviene l’interrogazione al Ministro dello sviluppo economico su quanto accade nei campi degli sfollati del terremoto nella Bassa, dove, si ricorda “la scelta della regione Emilia Romagna e dei comuni, di acquistare baracche senza alcuna caratterizzazione energetica, senza coibentazione, al solo scopo di risparmiare, non poteva e non può essere addebitata ai terremotati che hanno perso la casa. Questi maggiori costi, rispetto ad una comune abitazione, devono essere compensati da chi ne porta la responsabilità, il Commissario straordinario, che ha la gestione delle risorse della ricostruzione”.