Vengono derisi e sbeffeggiati, aggrediti e picchiati: non tira una buona aria sui treni dei pendolari modenesi. Secondo quanto riporta l’inchiesta di Rita Bartolomei per Il Resto del Carlino, c’è di che preoccuparsi.
“Ho chiesto di non fare più certe tratte, non vedo l’ora di andare in pensione – racconta un controllore al Carlino – Se chiami la Polfer e il treno è in mezzo alle campagne vuol dire rischiare di persona e bloccare tutto. Perché i viaggiatori in regola dovrebbero arrivare tardi al lavoro? E come facciamo ad essere credibili? Chi paga sarebbe autorizzato a pensare, dal prossimo mese me ne frego anch’io. Tra Modena e Carpi il problema sono anche gli spacciatori. Si chiudono in bagno e si fanno. Una mattina abbiamo soppresso un treno perché c’era una siringa. Troppo pericoloso”.
Il video sulla Bologna_Verona
Trenitalia fa sapere che il tasso di evasione (accertato) in Emilia Romagna varia tra il 4 e il 10%. Il picco sui treni notturni o di primo mattino. «Fenomeno costantemente monitorato», assicura l’azienda. Dal 2015 si fanno verifiche anche a terra.
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