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Ricostruzione, “I terremotati siano parte istituzionale sui tavoli di confronto”

da | Apr 20, 2015 | Ricostruzione, speciale terremoto | 0 commenti

Il passaggio del primo ministro Matteo Renzi nelle zone del terremoto in Lombardia non è passato inosservato ai terremotati emiliani: quelli che si radunano nel Comitato Sisma 12 hanno una richiesta ben precisa da fare all’indomani della visita: essere riconosciuti  – loro e tutti i vari comitati di cittadini – parte istituzionale sui tavoli di confronto sulla ricostruzione.

Ecco cosa scrivono:

“Ieri (19 aprile) Renzi ha fatto visita a Mantova ed ai territori di quella provincia colpiti, insieme a quelli emiliani, dal terremoto del maggio 2012.
Le cronache riportano la messa in scena di un format ormai sperimentato, con l’incontro di alcuni sindaci col Presidente del consiglio di turno (in questi tre anni nella Bassa ne abbiam visti sfilare tre), le richieste di interventi concreti (nel mantovano, avendo avuto danni enormemente minori rispetto ai nostri in numeri assoluti, il sistema è andato in crisi quasi immediatamente e hanno anche sospeso l’erogazione dei contributi), e promesse di attenzione da parte di Renzi (sotto elezioni qualche promessa non si nega a nessuno).
Rispetto alla solita zuppa pre elettorale dobbiamo, però, rilevare un paio di scostamenti importanti.
Per prima cosa la presenza, al fianco del Presidente del Consiglio, non del Presidente della Regione Lombardia, ma di quello dell’Emilia Romagna, ( ??? ) forse come muto testimonial di quella che viene ancora rappresentata come una ricostruzione di successo.
L’altra novità è che al rappresentante di un comitato di cittadini terremotati è stato concesso di esprimere pubblicamente, in presenza del Presidente del Consiglio, le difficoltà attuali e le speranze per un prossimo ritorno alla normalità.
E, sembra, che Renzi abbia detto “che d’ora in poi il comitato deve entrare come parte istituzionale ai prossimi tavoli” di confronto.
Un impegno pesante, che ha il difetto di poter essere immediatamente verificato, vista la muta presenza di Bonaccini che, a questo punto, se non vorrà sbugiardare il proprio capo, questo confronto col comitato non potrà più fuggirlo, come da un paio di mesi sta facendo.
Gli è toccato SISMA.12 e comprendiamo che, forse, possiamo risultargli meno simpatici di altri; ma la propria controparte è come coi parenti: uno non se la può scegliere.
A noi, del resto, è toccato lui…”

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