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Terremoti da estrazione, a Groningen Shell e Exxon risarciscono la popolazione

da | Apr 17, 2015 | In Primo Piano, speciale terremoto | 0 commenti

“Il governo olandese «si scusa per i terremoti causati dal prelievo di gas naturale nella provincia di Groningen», e (…) i giganti del petrolio Shell e Exxon, responsabili di quelle operazioni, si dichiarano colpevoli e stanziano 1,2 miliardi di euro per risarcire i proprietari di 30 mila edifici danneggiati nella provincia dai terremoti più recenti”: così il giornalista Luigi Grassia, in un articolo comparso nei giorni scorsi su La Stampa, spiega quanto sta accadendo nei Paesi Bassi, dove due colossi dell’energia si trovano a dover risarcire la popolazione per i danni causati.

Una notizia choc, scrive il quotidiano, “per chi crede che il legame fra l’estrazione di metano dal sottosuolo e lo scatenarsi dei terremoti sia solo una leggenda metropolitana” e “più in generale, sembra profilarsi un nuovo tipo di danno ambientale che le compagnie possono trovarsi a rifondere: finora i grandi rischi erano il naufragio di una petroliera o l’esplosione di una piattaforma (con perdita di greggio in mare e sulle coste), adesso a questi si aggiunge il danno potenziale da sisma per pompaggio di gas”. Una notizia che non mancherà di rinfocolare il dibattito anche nella Bassa dove, dalla vexata quaestio dello stoccaggio gas alle risultanze del rapporto Ichese, di gas e stoccaggi proprio non se ne vuole sentire parlare. Sempre nelle parole de La Stampa: “Sergio Chiesa, geologo del Cnr, spiega così l’impatto che l’estrazione di metano può avere sul suolo. «Il gas sottoterra ha una certa pressione» dice lo scienziato, «perciò estrarne grandi quantità modifica l’equilibrio del terreno. Se il giacimento è profondo, in superficie si avvertiranno solo piccole scosse. Ma se il deposito di metano è vicino alla superficie, le cose cambiano e i rischi sono maggiori»”.

Scrive ancora il quotidiano che in Olanda “un legame fra l’estrazione di metano e i terremoti era già stato postulato dai geologi nel 1993, ma le scosse sono diventate più frequenti e intense dopo l’aumento della produzione nel 2008. «Mi rammarico – ha detto in settimana il ministro olandese per l’Economia, Henk Kamp – perché la sicurezza dei cittadini non ha avuto la giusta rilevanza. Ma d’ora in poi sarà al primo posto»”.

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