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Treno e malore del macchinista, le Ferrovie testano l’emergenza

da | Apr 14, 2015 | Senza categoria | 0 commenti

treno_soccorso_118Un treno regionale in viaggio fra Bologna e Prato. Per un malore improvviso il macchinista si accascia sulla consolle di guida e il sistema di sicurezza automatico (*) arresta il convoglio, che si ferma all’interno della Grande Galleria dell’Appennino. Il capotreno, impegnato nelle operazioni di controllo dei biglietti, si accorge della fermata imprevista e tenta di contattare telefonicamente il macchinista. Non ricevendo risposta si reca nella cabina di guida dove trova il collega privo di sensi.

Contemporaneamente, nella sala operativa di Bologna, gli operatori incaricati della gestione e del controllo della circolazione su quella linea si accorgono dello stop del treno e tentano a loro volta di contattare il macchinista. Raggiunti telefonicamente dal capotreno e informati dell’accaduto avviano le procedure di emergenza allertando 118, Polizia Ferroviaria e personale di RFI e Trenitalia incaricato dei soccorsi.

E’ stato questo lo scenario dell’esercitazione di emergenza che si è svolta nella notte fra sabato 11 e domenica 12 aprile all’interno della Grande Galleria dell’Appennino, lunga oltre 18,5 chilometri e posta sulla linea Bologna – Prato, fra le stazioni di San Benedetto Val di Sambro e Vernio.

Coinvolte le squadre di primo intervento del Gruppo FS Italiane, 118 e Polizia Ferroviaria.

Diversi gli scenari testati, con differenti tempistiche. Ciascuno ha previsto l’invio sul sia di un locomotore sia di un secondo mezzo ferroviario di servizio, per consentire ai soccorritori di prestare un primo soccorso direttamente sul treno all’interno della galleria. A bordo anche macchinisti in grado di prendere i comandi del mezzo fermo in linea e condurlo verso la stazione indicata dal 118 come più idonea al trasbordo su un’ambulanza e al ricovero nel più vicino ospedale.

Scopo principale dell’esercitazione verificare efficacia e rapidità delle procedure di soccorso medico al personale di bordo del treno e di assistenza ai passeggeri in una situazione potenzialmente ansiogena.

L’esercitazione, il cui svolgimento ed esito saranno oggetto – nei prossimi giorni – di una riunione ad hoc fra tutti i soggetti coinvolti, rientra tra le iniziative programmate periodicamente per monitorare l’efficacia della catena di coordinamento e dei flussi comunicativi fra le varie strutture coinvolte e collaudare sul campo i sistemi di intervento per migliorare gli standard di sicurezza e la tutela delle persone, delle cose e dell’ambiente.

(*) Il sistema SCMT (Sistema Controllo Marcia Treno) protegge la marcia del treno, istante per istante, verificando il rispetto alle condizioni imposte dai segnali e della velocità massima consentita dalla linea e dal treno, attivando la frenatura d’emergenza in caso uno dei parametri non sia rispettato.

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