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L’acqua per terra, cibo e ambiente: una serata con il Burana ai Giardini ducali

da | Ago 31, 2015 | Altri Comuni | 0 commenti

“Non si può parlare di cibo senza parlare di bonifica – riferisce il Presidente del Consorzio della Bonifica Burana Francesco Vincenzi per spiegare la partecipazione del Burana al Tinello letterario dei Giardini Ducali che da maggio anima le serate modenesi all’insegna del cibo nell’ambito del tema di Expo 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Vincenzi: “Non è un caso che Modena vanti una tradizione culinaria riconosciuta in tutto il mondo. Come cita la famosa guida Lonely Planet, parlando della città di Modena “Se l’Italia fosse un piatto, Modena sarebbe la sua portata principale.” Si tratta di una cucina basata su prodotti di altissima qualità, eccellenze tipiche del nostro territorio a cui la bonifica dà nutrimento attraverso i canali di irrigazione. In un luglio caldo come quello appena concluso, ad esempio, non c’era una sola coltura agricola che non ricevesse acqua irrigua. Ma anche in condizioni meno drammatiche di siccità, va ricordato che un ettaro irrigato incrementa di sei volte il proprio valore produttivo, dunque la propria competitività.”

Ai Giardini Ducali questa sera, lunedì 31 agosto dalle 19.00 il Consorzio Burana presenterà il Video “Piano inclinato” che racconta il lavoro quotidiano della bonifica attraverso gli impianti idrovori, i canali di irrigazione e di scolo e, non meno importante, l’attività svolta in montagna.

Il Direttore del Burana Cinalberto Bertozzi aggiunge: “Ancora oggi non è chiaro a tutti il lavoro che svolgono gli Enti di Bonifica. Il compito è tutt’altro che esaurito: è vero che la bonifica in passato si è occupata di scavare i terreni per costruire i canali, ha progettato ed edificato gli impianti idrovori, ma le manovre idrauliche che mettiamo in atto su canali e impianti sono quotidiane. Oggi ci avvaliamo di tecnologie avanzate, di strumenti di telecontrollo, senza nulla togliere al lavoro dei guardiani e dei tecnici in generale, che resta insostituibile. La bonifica, oggi, non si occupa dei corsi d’acqua naturali, ma di tutto il reticolo di canali artificiali – 2.500 solo nel nostro comprensorio – che dai fiumi derivano acqua per agricoltura e ambiente in estate o vi scaricano per evitare allagamenti in inverno. Senza sprechi, perché l’acqua torna nel ciclo tramite le falde e con un grande beneficio per flora e fauna che sfrutta veri e propri corridoi ecologici anche lontano dai fiumi. Senza contare poi che le mutate condizioni climatiche e del territorio impongono sempre nuove progettazioni e realizzazioni di impianti, casse di espansione, micro-bacini, ecc.”

 

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