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Ferioli: “Basta infangare me e il Comune: notizie sono infondate”

da | Ott 31, 2015 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

Mentre ha già fatto sapere di essere pronto a ricandidarsi sindaco alle elezioni di primavera, Fernando Ferioli prende oggi carta e penna e interviene sulle ultime indiscrezioni che vedrebbero il Comune pronto a essere commissariato dopo le rivelazioni dell’inchiesta Aemilia sulle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione. Ecco cosa scrive il sindaco di Finale Emilia:
“Basta. È davvero ora di finirla con le falsità che vengono riversate addosso a me, ai componenti della giunta e al lavoro dell’amministrazione che ho l’onore di guidare. Falsità che stanno infangando il buon nome del nostro Comune. Falsità di cui qualcuno, o meglio più di uno, presto sarà chiamato a rispondere nelle sedi opportune.
Si continuano a rimestare notizie e informazioni assolutamente infondate. Sono costretto ancora una volta a ribadire che la ditta Bianchini ha lavorato nel periodo post terremoto per circa l’8 per cento del totale degli appalti assegnati e che una volta esclusa dalla white list non ha più lavorato per il Comune. Che già dal 2011, appena insediata, la mia amministrazione ha iniziato a saldare le fatture dei fornitori che risultavano non pagate e si è impegnata a sanare svariati buchi di bilancio. Che, nonostante questo e nonostante un terremoto devastante – non dimentichiamolo! – il debito del Comune che al nostro insediamento era di 35 milioni di euro (nessuno sembra più ricordarsi che eravamo sull’orlo del dissesto finanziario e c’era chi reclamava, per questa ragione, il commissariamento…) oggi è sceso a 23 milioni di euro. Che abbiamo fatto errori dal punto di vista degli atti amministrativi nei momenti più complicati della fase iniziale della ricostruzione, ma abbiamo anche provveduto a porvi rimedio quando ne abbiamo avuto conoscenza. 
Tutto questo significa che siamo infiltrati dalla mafia o da altro genere di malavita organizzata? Ma per favore…
Si arriva addirittura a tirare in ballo un dipendente per il luogo d’origine della sua famiglia. Siamo all’assurdo. Ricordo anche che Bianchini ha lavorato per tutti e non solo per il Comune di Finale Emilia, strano che ciò ora non lo si ricordi, e che le intercettazioni riportate sono solo quelle che fanno comodo per costruire teoremi e fantasie negative. Non siamo disposti ad essere il capro espiatorio per nessuno. E lo di mostreremo con atti e fatti.
Detto questo, è in corso un processo che dovrà arrivare ad accertare le responsabilità degli imputati. Tra questi non vi è nessun componente della giunta e del consiglio comunale. C’è invece un funzionario del nostro Comune che, se ritenuto colpevole dagli organi giudiziari, ne pagherà le conseguenze. Anche nei confronti della nostra amministrazione che a quel processo si è costituita parte civile.
Ma sono i giudici a decidere della colpevolezza o meno di qualcuno. Qui invece sembra di essere in un mondo dove a stabilire le colpe siano i titoli dei giornali. Titoli che a volte riportano dei virgolettati presi non si sa da dove e dei quali, poi, nel testo dell’articolo non c’è traccia.
È davvero difficile sopportare una situazione così assurda. Ciò che ci dà forza sono solo la consapevolezza di aver sempre operato per il bene della città e la certezza di non aver subito alcuna infiltrazione da parte della malavita organizzata, di qualsiasi matrice essa sia.
Fernando Ferioli
sindaco di Finale Emilia”

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