Giulio Gerrini, l’ex responsabile dei lavori pubblici del Comune di Finale, ha chiesto il rito abbreviato al processo di ‘Ndrangheta Aemila. È stato lo stesso geometra di Bondeno, presente ieri a Bologna e introdotto dal suo legale nella discussione, a rispondere in aula «sì» al gup che gli ha chiesto se volesse optare per il rito abbreviato, riporta Prima Pagina. “Nell’ambito di Aemilia, nel processo scaturito dopo le indagini della Dda, Gerrini è imputato per diversi episodi contestati di abuso d’ufficio, per aver favorito negli appalti della ricostruzione post sisma l’ormai nota ditta Bianchini.
Gli inquirenti gli contestano di aver intrattenuto consapevolmente rapporti con affiliati della cellula di ‘Ndrangheta emiliana, e quindi gli abusi ipotizzati sono aggravati da quanto prevede l’articolo 7 della legge 203 del 1991: ovvero, il dolo specifico di agevolazione dell’associazione mafiosa.
Prima della bufera Aemilia – ricorda ancora Prima Pagina- Gerrini era responsabile dei Lavori pubblici al Comune di Finale Emilia, fino alla sua sospensione a seguito degli arresti domiciliari, il gennaio scorso. Tutto sarebbe ruotato attorno ai rapporti tra Gerrini in particolare e Augusto Bianchini, titolare dell’omonima ditta di costruzioni di San Felice sul Panaro e imputato a Aemilia per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo l’accusa esisteva tra Gerrini e Bianchini un «rapporto di preferenzialità».
Nell’ordinanza di arresto di Gerrini, fra l’altro, era annotato più volte come il geometra avesse ottenuto un proprio profitto, quantificato pari a 112mila euro, dalle progettazioni post sisma. Fece scalpore, tra l’altro, il ritrovamento dei timbri del Comune di Finale (che peraltro rischia lo sciogliemento ) e del suo ufficio dei Lavori pubblici negli locali della Bianchini Costruzioni, come emerse lo scorso marzo. Data la richiesta di rito abbreviato, l’interrogatorio di Gerrini a Bologna è dunque previsto dall’11 gennaio, quando partirà appunto la fase dei riti abbreviati e dei patteggiamenti”.