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Nomine non a norma e quote rose dimenticate: esordio difficile per la giunta Palazzi

da | Giu 22, 2016 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

Nomine non a norma e quote rose dimenticate: esordio difficile per la giunta Palazzi a Finale Emilia che non fa in

Carlo Meletti: è stato assessore di Finale Emilia per appena due ore

Carlo Meletti: è stato assessore per la giunta Palazzi a Finale Emilia per appena due ore

tempo ad essere annunciata e già deve avere un rimpasto. La rapidità con cui il neosindaco ha chiuso i giochi sul toto-assessori non ha garantito che fosse subito tutto corretto, e sono serviti due aggiustamenti in corsa per evitare ricorsi di legge. Con buona pace dell’ingegner Carlo Meletti, che resta alla storia come “assessore per due ore”

La cronistoria.

Martedì ore 24. Sono passate meno di 48 ore dagli scrutini che hanno rivelato che Sandro Palazzi ha preso più voti di Elena Terzi che già il neosindaco ha annunciato, via Facebook, di aver pronta la giunta. “Finita l’euforia della vittoria elettorale, domani presenteremo la squadra di governo della città, piacerà ..non piacerà.. non mi interessa tanto, se non che cominceremo a fare, che è il verbo che mi piace di più, è generico ma significativo, poche chiacchiere, sono finite, ora si lavora per Finale“, scriveva in un post ieri notte.

Mercoledì ore alle 9. Ai giornalisti sono arrivate mail e sms  con l’invito a una conferenza stampa per “La presentazione della Giunta Palazzi”.

Mercoledì ore 11 la squadra della nuova Giunta aspettava la stampa per essere intervistata, fotografata, filmata.
Ci è stato comunicato che  – nell’ordine – i  signori Lorenzo Biagi, Carlo Meletti, Gianluca Borgatti, Claudio Marchesi e Rachele Randone sarebbero stati i nuovi assessori. Ci viene spiegato che non viene dato nessuno assessorato a Massa o a un massese perchè “Massa per noi è importante come Finale”, e che nonostante la lista di Remo Tralli abbia dimostrato di aver portato tanti voti al neosindaco, in giunta non entra perchè i posti a disposizione sono “questi qui, se ne avessimo di più entrerebbero”, ha spiegato il sindaco.

Mercoledì ore 13 I giornalisti tornano in redazione, scrivono, montano, pubblicano, mettono in onda e  alle ore 13 arriva la telefonata del sindaco Palazzi. “Carlo Meletti non fa l’assessore, le deleghe che vi abbiamo detto assegnate a lui le tengo in capo io e lui si occuperà di questi temi da consigliere”, ci dice il primo cittadino.

Che cosa è successo? E’ accaduto che qualcuno ha fatto notare che la il Testo Unico per gli enti locali prevde da tanti anni che non possono far parte delle giunta, il coniuge gli ascendenti, i discendenti, i parenti e gli affini fino al terzo grado del sindaco. E che Meletti è “affine” al sindaco, cioè parente acquisito.

Si riscrivono gli articoli, si corregge, si puntualizza. Ma le sorprese non sono finite.

Mercoledì ore 16.30 Dal Comune arriva una nota stampa: c’è un assessore in più, anzi, un’assessora: Beatrice Ferrarini. E già c’ès tato il primo rimpasto di deleghe.

Cosa è accaduto? Qualcuno (o qualcun’altro, chissà) ha fatto notare che la Giunta non può essere composta da una maggioranza di uomini così come sarebbe stata quella di Palazzi ” Nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”, recita la norma. Insomma, ci vuole una donna. Una rapida ricerca ha fatto diventare assessora Beatrice Ferrarini, di Massa Finalese. Ma non prenderà le importanti deleghe che aveva Meletti (Lavori Pubblici e Agricoltura): meglio un rimpasto, ha deciso il sindaco.

Chiudiamo l’articolo alle 17.30 Se ci fossero altre variazioni, ve ne terremo informati

 

 

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