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Quando la scienza si unisce nella (dura) lotta contro le bufale

da | Lug 31, 2016 | In Primo Piano, Mirandola, Cavezzo | 0 commenti

Scienza e dubbi. Verità e fregnacce. Difficile distinguere le cose al giorno d’oggi, quando siamo subissati da migliaia di informazioni contrastanti. A cosa credere? A darci una mano da qualche anno c’è Minerva (www.noidiminerva.it), associazione di divulgazione scientifica che raccoglie volontari, professori e studenti delle Università emiliane. Tra loro Giorgio Ascari, cavezzese residente a Mirandola.  Sta completando gli studi a Bologna per diventare zoologo, dopo aver frequentato il Galilei a Mirandola. Inevitabile, tra gente della Bassa, parlare dell’esperienza del terremoto. «Vivendo nell’esatto epicentro di falsità ne ho sentite di tutti i colori e in tutte le salse. La mia gente non ha comunque tradito le mie aspettative: sono pochi coloro che sono caduti nella trappola della disinformazione, e solo nel periodo immediatamente successivo al sisma; proprio per colpa del fattore paura».

La scienza può aiutarci a vivere più serenamente questi eventi?

«La scienza ha dato senza ombra di dubbio un aiuto nel “fare chiarezza” sulla situazione. Nella miriade di teorie strampalate sulla prevedibilità, ciò che è stato fatto in termini di divulgazione scientifica ha dato una mano a identificare il problema Quando una paura viene identificata,  le si dà un volto, diventa meno spaventosa. Può sembrare strano, ma credo che il contributo più grande della scienza sia stato proprio questo: l’identificazione del problema».

Perché la divulgazione scientifica è importante?

«Credo che negli ultimi anni abbiamo perso qualcosa: la curiosità e la  capacità di meravigliarci di fronte a ciò che non conosciamo. Al contrario, abbiamo iniziato a provare timore nei confronti dell’ignoto, o semplicemente ce ne disinteressiamo. Insieme alla capacità di rimanere affascinati, abbiamo conseguentemente perso la capacità di giudizio e di discernimento Di conseguenza sono arrivate bufale, disinformazione, e sfruttamento del timore di cui sopra. La divulgazione scientifica è importante per spronarci, riaccendere la scintilla della curiosità e  reimparare ad avere uno spirito critico. E’ fondamentale per rendere le nostre vite più interessanti».

 

Articolo originariamente appa31rso sul numero 2 del magazine SulPanaro.net

 

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