Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Dalla cronaca di sabato 17 Dicembre 2016
La situazione ad Aleppo est è davvero al limite della tolleranza umana. Che siano aggressori o difensori, guerriglia e bombardamenti stanno distruggendo la città sterminando la popolazione.
L’ONU chiede di fermare la “carneficina” di civili e avversari, Amnesty denuncia “crimini di guerra”ecc…
Dalle foto dei social media degli ultimi mesi: fiumi di persone in fuga, case e palazzi distrutti, volti angosciati, giovani padri con neonati seminudi in braccio, donne distrutte, bimbi con occhi pieni di disperazione, paura, terrore.
E ora noi.
Quando guardiamo i volti pieni di lacrime di bambini, mamme, papà, non ci sentiamo morire dentro?
Non vediamo in quei volti, i volti dei nostri bambini?
Non ci chiediamo: “ E se fossimo noi quelli?”
Se è un sì che sgorga dalle nostre labbra, facciamo qualcosa come cittadini contro questa guerra che è disumana più di qualsiasi altra.
Facciamo sentire la nostra voce di cittadini del mondo.
Sosteniamo tutti questo messaggio:
“ Noi cittadini di tutte le nazionalità e religioni, abitanti a Mirandola, siamo molto addolorati per la strage di innocenti che da troppo tempo sta avvenendo ad Aleppo e in Siria e chiediamo che chi ha il potere decisionale di quella guerra chiuda gli occhi e, per la prima volta, faccia qualcosa ascoltando il cuore e non pensando alle strategie militari o politiche.
Chissà che, alla fine, non ne scaturisca qualche buon risultato, anche politicamente soddisfacente.
Il comitato per la pace
Donne in Centro
Il Centro Territoriale per Adulti
Il Comune di Mirandola