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Sostanza nocive nell’aria, a Finale Emilia preoccupazione dopo i dati di “Lenzuoliamo”

da | Gen 23, 2017 | Finale Emilia, Salute | 0 commenti

Hanno esposto per diverse settimane lenzuola candide alle loro finestre di Massa Finalese e Finale Emilia. Quando le hanno raccolte, più di un centinaio, le hanno fatto esaminare da un istituto certificato e i risultati, benchè si parli di un esperimento singolo e non validato da altre prove, fanno preoccupare molto. E’ quanto emerso dall’incontro che si è tenuto l’altra sera a Massa Finalese  promosso dall’Osservatorio civico Ora tocca a noi, che aveva lanciato l’iniziativa “Lenzuoliamo”

Le lenzuola sono sporche, naturalmente. Di cosa? Di tante sostanze tra cui formaldeide, idrocarburi policlicici aromatici e ossido d’azoto. “Viviamo in campagna ma respiriamo aria insalubre”, sintetizza Maurizio Poletti, uno degli organizzatori della serata assieme Monika Cotti, che ha avuto ospiti il dottor Luigi Gasparini e l’assessore Gianluca Borgatti, intervistati da Simonetta Malaguti. La serata si è chiusa con l’invocazione, per le imprese inquinanti della zona, di mettere filtri più efficaci per le loro lavorazioni, e con l’invito al sindaco Palazzi di chiedere maggiori e più puntuali rilevazioni della qualità dell’aria.

La serata di Ora Tocca Noi (foto di Maria Paltrinieri)

La serata di Ora Tocca Noi (foto di Maria Paltrinieri)

Ma la polemica non si ferma.

“Purtroppo i dati che sono stati illustrati seppur di natura “empirica” – come più volte sottolineato dagli organizzatori – hanno confermato che il nostro territorio è sotto assedio! Un inquinamento pressante che ci lascia un pesante residuo nei polmoni così come lo ha lasciato sulle lenzuola bianche”, commenta il Movimento 5 Stelle di Finale Emilia.

Un inquinamento fatto da tanti composti chimici da inquadrare nelle varie accezioni cancerogene previste dalle norme: “sicuramente cancerogeno”, “probabilmente cancerogeno”, “possibilmente cancerogeno”. Tanti modi per dire che fanno male e provocano la morte.

Quindi che fare? Chi può intraprendere delle azioni virtuose che invertano questa tendenza? Questa era la domanda che più di un cittadino si è posto.

Sicuramente l’Amministrazione, che era presente con l’assessore Borgatti, non ha la ben che minima idea di cosa fare! Sindaco e Giunta si scagliano contro chi, a loro dire, ha avvallato le scelte del passato e niente di più e nel concreto non hanno fatto che adagiarsi sulle proposte provenienti delle aziende impattanti, che però, hanno l’evidente scopo di diluire il problema nel tempo sperando forse che la “mal’aria” diventi assuefazione.

A nome di tutti i cittadini, il Sindaco e gli assessori hanno il compito di difendere il territorio intraprendendo una energica attività di controllo diretto (ove possibile) e sollecitazione al controllo presso gli organi preposti. Devono assumere il ruolo principale che gli spetta nella tutela della salute pubblica. Non si devono nascondere dietro alle carenze di organico degli uffici preposti o alla mancanza di competenze specifiche in seno all’Assessorato. Quando è stato “necessario” stanziare 20.000 euro per un perito che valutasse le reti del gas l’Amministrazione lo ha fatto senza problemi, oppure 90.000 euro, e ben due dipendenti, per gli uffici del giudice di pace nessuno ha battuto ciglio, mentre oggi, per le professionalità in ambito ambientale si chiede aiuto ai cittadini.

La non curanza con cui sono stati trattati temi ambientali e la decadenza in cui giace l’ufficio ambiente, situazioni fortemente condannate da noi e dalle altre minoranze consiliari in ogni consiglio comunale utile di questi ultimi 7 mesi, evidenziano che per l’Amministrazione questo argomento non è più una priorità.

La tutela della salute pubblica a Finale Emilia  – chiudono i pentastellati è in stand-by”.

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