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Quattro feriti alla partita di calcio Rivara-Cortilese

da | Feb 20, 2017 | In Primo Piano, San Felice sul Panaro, Cronaca, Calcio, Sport | 0 commenti

E’ finita con quattro feriti – tre contusi e uno che ha avuto bisogno di cure in ospedale – la partita di domenica 19 febbraio tra il Rivara e la Cortilese, valida per il campionato calcistico di seconda categoria girone G. 

Ad avere la peggio un giocatore del Rivara, Riccardo Quarta, con l’arcata sopracciliare rotta e la corsa al pronto soccorso. Tutto è iniziato dopo che, per riprendere il gioco dopo averlo fermato a causa di un uomo a terra, l’arbitro decreta la palla a due: un giocatore del Rivara, per restituire palla alla Cortilese, calcia la sfera alzandola con una parabola che termina in rete. L’arbitro non ha avuto neanche il tempo di annullare il gol, come si fa di prassi  in questi casi, che è scattata la rissa. Spintoni, calci e pugni: il bilancio finale è di quattro feriti, tutti del Rivara (Galuppi e Silvestri, oltre al dirigente della squadra Greco e a Quarta). La partita è stata interrotta al 68′ minuto, con l’arrivo di ambulanze e carabinieri.

Dalla società rivarese chiedono ora interventi pesanti, anche Daspo se necessario. Si attendono pertanto il referto dell’arbitro e le decisioni del giudice sportivo per le responsabilità dell’accaduto e le conseguenti sanzioni sotto l’aspetto sportivo.

Commenta Vincenzo Credi, presidente della Figc Modena. “C’è poco da commentare, qui c’è mettersi le mani nei capelli. E’ un evento molto spiacevole, dobbiamo finirla di arrivare a questo punti, si passa subito dalla parte del torto se si picchia. Ieri è successo lo stesso durante la partita Fiorano-Cittadella, una rissa finita con feriti. 

Dobbiamo darci tutta una regolata – insiste Credi – così non ha più senso. Questi gesti macchiano indelebilmente il calcio modenese”. Il Daspo è misura congrua? “Certo, per tesserati o non tesserati, è una sanzione amministrativa che dà la questura che prevede di stare lontani dai campi sportivi. Può essere un deterrente. Ma bisogna cambiare mentalità, bisogna smettere di pensare ognuno per sé. Bisogna incidere sui più piccoli, i cui genitori a volte sono pessimi: proprio sabato sono intervenuto in un’altra partita per sedare gli animi. La violenza si è decuplicata, siamo a livelli di allarme a Modena”.

 

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