Una banda di malviventi intergenerazionale quella sgominata dai Carabinieri di Carpi guidati dal comandante Alessandro Iacovelli, un banda in cui i giovani “ciappinavano” al computer, e gli anziani mettevano i documenti e i dati personali, con lucro per tutti. Aveva base a Carpi, e il leader sarebbe un hacker 30enne che si accaparrava i biglietti dei concerti on line e poi li rivendeva a prezzi esorbitanti.
Notevole l’architettura, non solo informatica, messa in piedi per celare le tracce del bagarinaggio. Il ragazzo operava infatti nel deep web, la parte di Internet non accessibile a tutti e in cui si consumano spesso dei reati, sei complici residenti a Fiorano, Scandiano e Bari gli davano man forte anche col compito di fare da prestanome per l’apertura dei conti correnti in cui gli acquirenti pagavano i biglietti.
I sospetti dei militari sono nati dal fatto che il 30enne era andato per la terza volta in caserma a denunciare di avere perso una sim card. Una operazione che secondo il carpigiano in questo modo in caso di indagini non si sarebbe mai arrivati a lui
I carabinieri hanno tracciato un flusso di denaro di almeno 20 mila euro (su biglietti per i concerti di Adele, Justin Bibier, fedez, un vecchio concerto di Vasco) ma i guadagni della “ditta” sono probabilmente molto più alti, Ora dovranno vedersela con la giustizia e rispondere tutti e sette alle accuse di associazione a delinquere finalizzata alla frode informatica e al riciclaggio.