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Precari della ricostruzione, il M5S: “Una beffa per tutti i terremotati”

da | Mar 3, 2017 | | 0 commenti

Sul caso dei 600 lavoratori interinali ch enei nostri Comuni si occupano di ricostruzione, e  la cui posizione professionale è nel coas dopo la scadenza dell’ultimo contratto il 28 febbraio scorso, interviene il Movimento 5 Stelle. Ecco la nota

“Nonostante a inizio novembre avessi presentato al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali un’interrogazione a risposta scritta riguardante l’effettiva possibilità di un reinserimento nel mondo del lavoro del personale utilizzato per la Ricostruzione del sisma che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2012, la situazione purtroppo non è cambiata,anzi è peggiorata- lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle, Vittorio Ferraresi.

Del rinnovo dei mandato di missione previsto per ieri – prosegue il deputato – nessuna traccia, nonostante la promessa dalla Manpower, agenzia interinale che si occupa della somministrazione del personale, circa il rispetto (cui è tenuta) dalla scadenza del 28 febbraio per il rinnovo del mandato di missione.

Il risultato è che alcuni lavoratori sono ieri andati al lavoro in nero.

A questa macroscopica beffa da parte della Manpower – precisa Ferraresi – si aggiungono l’inadeguatezza della modalità interinale per un’occupazione continuativa e di medio lungo periodo come quella relativa alla ricostruzione della zona colpita dal sisma; l’impiego di personale per attività estranee alla missione prevista; la mancanza di corsi di formazione seri e non solo pro forma (quando fatti); la lentezza e la farraginosità burocratica imputabile all’Agenzia regionale per la ricostruzione, cui va ascritta la perdita di giorni preziosi per l’individuazione delle ben note necessità dei comuni terremotati e delle competenze dei lavoratori.

Alla luce del disinteresse delle istituzioni nei confronti dei lavoratori e del rispetto delle scadenze previste – conclude il deputato del Movimento 5 Stelle – mi impegno a proseguire e rinnovare le azioni parlamentari, prendendo in considerazione altre strade al fianco dei lavoratori affinché questa indegna faccenda ritorni nel solco della correttezza contrattuale e procedurale.

C’è qualcuno che sta rimanendo a guardare questa situazione drammatica, con molti lavoratori che non sanno letteralmente che ne sarà di loro, noi non lo faremo”.

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