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Il rapporto 2017 sui rischi globali

da | Apr 12, 2017 | Rubriche, Glocal, Economia | 0 commenti

di Andrea Lodi

Il rapporto del World Economic Forum punta il dito contro la disparità di reddito, il crescente gap ricchi-poveri a livello mondiale e il fattore ambientale: sono i principali pericoli all’orizzonte.

Il World Economic Forum, con la dodicesima edizione del rapporto annuale sui rischi globali (Global Risks Report 2017), ci mette in guardia sui principali rischi che riguarderanno il pianeta nei prossimi dieci anni.

La disparità di reddito, il crescente gap ricchi-poveri a livello mondiale e il cambiamento climatico sono i principali pericoli all’orizzonte.

Cambiamento climatico e instabilità sociale

Proprio i rischi legati al cambiamento climatico, e ne abbiamo avuto una spiacevole premessa già negli ultimi dieci anni, sono quelli che creeranno i maggiori problemi sia per l’impatto che avranno sulla popolazione e il territorio, sia per l’elevata probabilità. Senza trascurare l’annoso problema della disoccupazione e della sottoccupazione strutturali, che creano forte instabilità sociale (quasi il tredici per cento della popolazione mondiale vive con meno di 1,90 dollari al giorno, in una condizione di povertà estrema).

Le cinque sfide globali

Come rispondere a queste minacce? Il rapporto individua cinque sfide globali, a cui sono chiamati a rispondere tutti i Governi del pianeta, i quali, a causa di forti fenomeni nazionalisti, sembrano essere più concentrati nel risolvere i propri problemi locali che non a considerare le minacce esistenti un problema di tutti. Le cinque sfide globali che dovremmo affrontare secondo il GRR 2017: incentivare la crescita economica, riconoscere e rafforzare il senso di identità comunitaria, gestire il cambiamento tecnologico nel mercato del lavoro, proteggere e rafforzare la cooperazione globale e accelerare azioni per gestire i cambiamenti climatici.

Le tecnologie emergenti

L’ultimo capitolo del Report è dedicato al tema delle tecnologie emergenti. Come già descritto in precedenza la “quarta rivoluzione industriale”, incentrata sull’intelligenza artificiale e sulla robotica, porterà dei benefici potenziali, ma anche effetti negativi rilevanti che porteranno ad esasperare alcuni rischi globali. “L’intelligenza artificiale ci consentirà di rispondere più efficacemente ad alcuni grandi temi del nostro tempo, come i cambiamenti climatici e la crescita della popolazione”, afferma John Drzik, presidente di Global Risks e uno dei curatori dell’indagine. “Grazie agli investimenti in intelligenza artificiale, oggi 10 volte più elevati rispetto 5 anni fa, sono stati compiuti importanti passi avanti. Ma l’espansione di questa tecnologia porterà con sé l’aggravarsi di rischi come il cyber-terrorismo, rendendo fondamentale lo sviluppo e l’implementazione di misure di autocontrollo”.

In conclusione il Report ammonisce i Governi mondiali dalle derive nazionaliste e populiste intraprese, che rappresentano esattamente il contrario di ciò che il nostro pianeta avrebbe bisogno da subito: coesione e stabilità sociale.

Per scaricare la versione in inglese del report:

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