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Ecco la carne di maiale che… ha l’omega 3 come il pesce

da | Apr 12, 2017 | Curiosità, Nonantola, Agricoltura, Agricoltura | 0 commenti

Nasce a Castelvetro il suino con carne ricca di Omega 3, il primo esempio di come portare in tavola sapore e proteine della carne unite ai famosi grassi insaturi tanto raccomandati dai nutrizionisti. La prima  azienda a livello nazionale a raggiungere questo traguardo è Cura Natura, allevatori suinicoli con una vocazione alla ricerca, al benessere, e alla salute attraverso l’alimentazione animale. La “nuova” carne di suino con Omega 3 è stata presentata in anteprima alla stampa mercoledì 5 aprile al Ristorante Abbazia di Nonantola, non a caso un ristorante di pesce. E non a caso Nonantola, perché la filosofia di Cura Natura nasce nel 2000 da un’idea di un erborista nonantolano che curava i suinetti con polline di fiori ed erbe medicinali. E’ stato Sergio Grasso, noto antropologo alimentare, food writer ed autore televisivo, a fare gli onori di casa introducendo i piatti a base di maiale Omega 3 elaborati dagli chef  Renato e Marcello Comanducci con gli allievi del Centro Studi “La Cremeria” di Cavriago. In abbinamento ai piatti le eccellenze vinicole del territorio, le nuove generazioni dei lambruschi dalle cantine Garuti e Paltrinieri di Sorbara, Fiorini di Savignano e Settecani di Castelvetro.    

La carne di suino ricca di Omega-  spiega una nota dell’azienda – nasce da un progetto “etico” siglato da Cura Natura e dai produttori di alimenti zootecnici del gruppo Ferri, di cui l’azienda fa parte, con l’associazione francese Blue Blanc Coeur. Il punto di partenza è l’alimentazione degli animali: la “ricetta” studiata dai nutrizionisti della Ferri sulla base dei protocolli BBC prevede un mix di prodotti vegetali, minerali, vitamine e semi, tra cui i famosi semi di lino che sono tra i maggiori fornitori di questi “grassi buoni”. Per fare un paragone, come il pesce assume gli Omega 3 cibandosi di alghe, così i suini li assumono dai semi di lino. Superato dunque il dilemma “carne o pesce?” Sembra proprio di sì, a guardare i valori nutrizionali da tabelle INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione). Cento grammi di lombo fresco, per esempio, passano dal contenuto attuale di 0,08 grammi di Omega 3 a 0,24 grammi nei suini della filiera Blue Blanc Core, mentre mangiando la stessa quantità di tonno o di salmone freschi assumeremmo 0,09 grammi di Omega3. Contenuti importanti anche nei prodotti lavorati; si passa per esempio dai 0,11 ai 0,55 nel prosciutto di Parma e da 0,16 a 0,75 grammi nella mortadella di Bologna IGP.

Al di là dei numeri, il risultato della nuova filiera salutistica è una carne che mantiene naturalmente inalterati sapore e gusto e può entrare a pieno titolo nelle diete più equilibrate, in quelle per gli sportivi, o per gli anziani, grazie all’apporto degli Omega 3 con i loro riconosciuti  effetti anticolesterolo, antiossidanti e protettivi del sistema cardiaco. Mangiare maiale e mangiare sano diventa così una missione possibile. Se Cura Natura si occupa dell’allevamento, sarà poi la rete Prosus, la cooperativa di produttori di cui Cura Natura fa parte, a completare la filiera con la commercializzazione della carne. 

L’ accordo tra Cura Natura, il gruppo Ferri e Blue Blanc Coeur nasce da una identità di obiettivi che si sono incontrati in un progetto comune. Blue Blanc Coeur nasce nel 2000 in Francia per promuovere un’agricoltura con vocazione alla salute che si pone precisi obiettivi dalla coltivazione, all’allevamento, alla tavola secondo protocolli di produzione che prevedono obblighi di mezzi, di risultati, di tracciabilità. I prodotti della filiera BBC tendono ad un miglioramento del profilo lipidico (meno grassi saturi e acidi grassi omega 6, più acidi grassi Omega 3) che contribuisce ad  una migliore nutrizione umana, con benefici ampiamente dimostrati da studi clinici e scientifici. Per Cura Natura l’adozione del protocollo BCC è la naturale evoluzione di un sistema di allevamento già intrapreso che l’ha portata oggi, insieme agli alimenti zootecnici del gruppo Ferri, alla certificazione No Ogm e Antibiotic Free”

 

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