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“Per…Inciso”: con E.Sperimenti Dance Company si chiude la stagione dell’Auditorium

da | Apr 4, 2017 | Mirandola, San Possidonio | 0 commenti

’Italia vista attraverso la voce dei suoi Cantautori dagli anni ’60 ad oggi. Questo il sottotitolo di Per…Inciso, lo spettacolo di danza contemporanea della Compagnia E.Sperimenti Dance Company che mercoledì prossimo 5 aprile alle ore 21.00 chiuderà la Stagione 2016/2017 dell’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola affidata per il secondo anno consecutivo al Circuito Multidisciplinare Regionale dell’Emilia Romagna di ATER – Associazione Teatrale Emilia-Romagna.

I danzatori in scena sono Filippo Braco, Mattia de Virgiliis, Francesco Di Luzio, Andrea Ferrarini, Federica Galimberti, Eleonora Lippi, Silvia Pinna, Laura Ragni; le coreografie sono di Mattia de Virgiliis, Francesco Di Luzio e Federica Galimberti (quest’ultima anche direttore del team coreografico); i costumi sono di Luciana Strata, le luci di Angelo Cioci. Una produzione GDO (Gruppo Danza Oggi) e Patrizia Salvatori.

La musica italiana dei cantautori e dei grandi interpreti fa da sfondo a questo frizzante quanto coinvolgente lavoro che spazia dagli anni ’60 ad oggi zigzagando tra le melodie e le voci care al pubblico italiano (da Modugno a Guccini, da De Andrè a Gaber, da Capossela a Jovanotti) mettendo d’accordo, come sempre, generazioni diverse con vissuti ed emozioni analoghe.  Nel susseguirsi di tante sensazioni ed atmosfere compare inaspettato uno strano personaggio senza tempo che si anima per dare al pubblico divagazioni e spunti di riflessione sul grande tema della Libertà, un pensiero ricorrente nei testi dei cantautori e tanto più attuale oggi, alla luce dei recenti avvenimenti socio-culturali che hanno profondamente ferito le nostre coscienze. Gli 8 performers, tutti in grado di contaminare stili e tecniche, dal contemporaneo all’hip hop, dal modern al floorwork, esprimono dunque la cifra stilistica che li caratterizza: mettere d’accordo giovani e non più giovani, far convivere tradizione ed innovazione in quel linguaggio gestuale di impatto, energetico, drammaturgicamente di contenuto, ma volutamente leggero e con il sorriso dell’ironia, che ne è la forza dirompente quando sono tutti insieme.

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