Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Novi: che fine ha fatto il centro storico?

da | Mag 30, 2017 | Novi, Carpi, Ricostruzione | 0 commenti

Che fine ha fatto il centro storico a Novi? Il centro storico non c’è più, si diceva cinque anni fa. Oggi, a Novi il centro storico non c’è ancora. A cinque anni dal sisma del 29 maggio – e qui picchiò duro una terza volta, domenica 3 giugno alle 21.20, quando cadde la Torre dell’Orologio – piazza Primo Maggio è deserta. La vita si è spostata altrove e il cuore del Paese è uno spazio desolato in cui non ci sono cantieri, ponteggi, operai ma edifici puntellati, o peggio, voragini.

In bella mostra le due sedi istituzionali, ben due i municipi ricostruiti, una sede secondaria e una principale a poche centinaia di metri l’una dall’altra, e un paio di palazzi restituiti all’antico splendore. In fondo alla piazza il Polo Artistico Culturale a dire la voglia di esserci e fare ancora cultura per ragazzi, giovani e adulti. Lì davanti si svolge anche il mercato, perché la piazza è divisa a metà dalle transenne. Certo, nei dintorni ci sono anche palestre, centri sportivi, la scuola di musica a punteggiare una città che con le tre scosse ha perso un migliaio di edifici e in cinque anni un migliaio di cittadini. Il cuore di Novi insomma funziona ancora a metà.

Chiedersi che fine ha fatto il centro storico, e i progetti condivisi con la cittadinanza, è legittimo, così come chiedersi com’è l’andamento complessivo della ricostruzione. I progettisti, è il ritornello che qui si sente ripetere, sono ingolfati, una minoranza di professionisti ha in mano la maggioranza dei lavori e le conseguenze sono quelle che si vedono. Ma la gente ormai non ci crede più, perché, si dice in giro, questa storia non regge il confronto con gli altri centri storici del cratere.

I numeri della ricostruzione che la Sindaca Luisa Turci ha inserito nel suo bilancio di fine mandato presentano il quadro: – 770 domande presentate al Comune (delle quali 38 ritirate o archiviate) – 468 ordinanze di concessione dei contributi emesse per 151 milioni di euro concessi (al 31 marzo 2017). Tanti, ma decisamente non tutti, soprattutto se si guarda agli interventi classificati con un livello di danno E2-E3 (danno gravissimo ed elevato livello di vulnerabilità): qui il rapporto tra i contributi erogati e quelli concessi si attestava, al 30 novembre scorso, tra il 46 e il 50%.

Ecco Novi che funziona a metà, anzi a ben vedere, funziona a metà della metà: infatti per ammissione della stessa Turci nel suo bilancio sociale, solo il 42% delle domande presentate in totale sono state ammesse a contributo e per queste solo il 47-50% delle somme concesse è stato effettivamente liquidato. Il futuro Sindaco saprà fare meglio di così?

Condividi su: