Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Volontari Avo offrono sostegno agli anziani della casa protetta di Cavezzo

da | Lug 14, 2017 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero | 0 commenti

Da marzo, cinque volontari dell’Avo (Associazione volontari ospedalieri) di Mirandola, vanno alla casa protetta villa Rosati di Cavezzo a supportare gli ospiti nelle diverse attività ricreative quali la lettura dei quotidiani, il gioco delle tombola, le uscite in piccoli gruppi per un gelato o per andare a fare un giro al mercato, oppure semplicemente scambiano quattro chiacchiere con i 71 ospiti, 57 della casa protetta e 14 del centro diurno, di età compresa i 60 e i 101 anni. Il progetto sta riscuotendo molto apprezzamento tra gli ospiti della struttura.
“L’idea di collaborare con Avo, presente sul territorio da anni e quindi garanzia di professionalità – raccontano Martina Calzolari ed Elvia operatrici della cooperativa “Elleuno” che gestisce villa Rosati – è nata l’anno scorso per innalzare il livello di assistenziale e la qualità delle cure offerto agli ospiti grazie alla collaborazione e alla sinergia tra “Elleuno”, il Comune di Cavezzo, il comitato familiari (costituitosi nel 2016) e Avo. Abbiamo fatto pubblicità tramite annunci, volantini e il passaparola per cercare persone che, dopo adeguata formazione, volessero dedicare qualche ora di tempo agli ospiti della struttura. Anche se il progetto è attivo da pochi mesi, il riscontro è molto positivo. Gli ospiti di villa Rosati sono contenti quando arrivano i volontari e si sentono seguiti nelle varie attività proposte, al punto che vorremmo ampliare l’offerta. In particolare, stiamo pensando di realizzare una biografia per una signora che a breve compirà 101 anni”. Proprio dal comitato familiari, composto di chi aveva o ha un parente ospite della struttura, arriva Cristina, una delle volontarie Avo. “Mia mamma è stata in questa struttura tre anni – racconta – quando è venuta a mancare ero un po’ titubante perché pensavo sarebbe stato difficile venire nella casa protetta e stare vicino e chiacchierare con qualcuno che magari non conoscevo, invece è stata un’emozione molto forte. Quando ci vedono arrivare i loro occhi brillano e cambia l’espressione del viso. Io vengo qui il martedì quando si gioca a tombola e devo dire che gli ospiti ci mettono molto entusiasmo. Ultimamente poi, alcune signore mi dettano delle loro ricette di cucina. E’  un’occasione anche per scambiare ricordi ed esperienze di vita. Ho ritrovato addirittura un signore che mi ha raccontato di quando, diversi anni fa, venne da mio padre per chiedergli delle assi di legno per fare le gabbie per i conigli. Per me dedicare alcune ore a queste persone è un’esperienza davvero positiva”. Tullia, invece, a villa Rosati veniva a trovare un’amica, quando è deceduta ha deciso di fare qualcosa per gli ospiti. “Quando sono qui – racconta – leggiamo i quotidiani, commentiamo le notizie e pure l’oroscopo. Con altri, invece, parliamo, mi raccontano la loro vita, i ricordi e devo dire che apprezzano molto che qualcuno li ascolti e dedichi a loro del tempo. Per me è un’esperienza davvero positiva”. Tra le attività svolte ci sono alcuni appuntamenti ormai consolidati quali la festa d’estate il 17 giugno e la sfilata del bastardino a settembre. Ma si sta lavorando anche per portare gli ospiti a qualche festa locale come quella della tagliatella a Cavezzo. Attualmente sono cinque i volontari di Avo che si recano a villa Rosati, ma si spera di trovarne altri, magari qualche maschio visto che per ora all’appello hanno risposto solo donne. A settembre partiranno i nuovi corsi formativi. Per maggiori informazioni si può contattare Carla Molinari, presidente di Avo Mirandola. Mail: carlamolinari57@gmail.com, cell. 334/3047510.

Condividi su: