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Punto nascita, se ne riparla a settembre

da | Ago 3, 2017 | Mirandola, Salute | 0 commenti

È previsto a settembre un incontro tra il Ministero della Salute e la Regione Emilia-Romagna per risolvere la questione dei punti nascita di Mirandola e Pavullo. È quanto emerge dall’incontro di martedì 1 agosto, a Roma, tra una delegazione di parlamentari emiliani del Pd e il sottosegretario alla Salute Davide Faraone.

I parlamentari hanno incontrato Faraone per sostenere la richiesta, presentata dalla Regione Emilia-Romagna, di ottenere una deroga alla normativa nazionale e mantenere in funzione sei Punti nascita, in altrettanti ospedali del territorio, che per ragioni specifiche, non hanno raggiunto il tetto annuo dei 500 nati.

“Abbiamo deciso – ha commentato l’onorevole modenese Davide Baruffi che ha partecipato all’incontro – di parlare direttamente con il Governo per rappresentare la specificità delle diverse situazioni, da quelle del cratere a quelle dell’Appennino. Non è nostro compito disquisire sugli standard previsti né chiedere meno del massimo in termini di sicurezza e adeguatezza dei presidi: queste sono appunto valutazioni che spettano ai tecnici competenti. È nostro compito invece rappresentare la complessità dentro cui queste scelte si collocano, affinché le necessità dei territori più fragili e delle comunità interessate siano tenute in debita considerazione. Per quanto attiene al modenese, il Punto nascita di Mirandola è coinvolto in quanto, a seguito del sisma del 2012, aveva visto ridursi drasticamente il numero dei parti, poi progressivamente risalito, fin quasi a raggiungere nel 2016 gli standard previsti. La situazione più delicata è senz’altro, però, quella degli ospedali di montagna, Pavullo per quanto riguarda la nostra provincia”.

“Il sottosegretario Faraone – ha concluso Baruffi – ha ribadito come il Ministero stia ricevendo in queste ore la pratica dalla Regione Emilia-Romagna e come ci sia la massima disponibilità all’ascolto e al confronto. Questa disponibilità a un confronto istituzionale preliminare, tra Governo e Regione, è sicuramente una buona notizia: tutti gli aspetti richiamati debbono essere valutati insieme e adeguatamente contemperati”. 

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