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Nessun rinforzo per la Polizia di Mirandola. Il sindaco “Il Ministero non rispetta gli impegni”

da | Set 3, 2017 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

Per i sindacati al Commissariato di Mirandola mancano almeno dieci agenti. Secondo i cittadini che reclamano più sicurezza il bsogno di rinforzi è evidente. Ma quando il capo della Polizia venne nella Bassa fu chiarissimo: “Qui non ci sono situazioni emergenziali. Non servono nuovi poliziotti. Anzi: la Questura di Modena è sovradimensionata“.

Detto, fatto. Dall’ultima infornata di nuovi ispettori Mirandola è stata esclusa. Non arriverà nessun nuovo poliziotto, l’organico resta quello di prima. E la beffa: in primavera arrivano nel modenese tredici ispettori, di cui quattro  vanno alla Questura di Modena, due a Sassuolo, due a Carpi, uno alla Polstrada Modena Nord, uno al Comando Polstrada, uno alla Polfer. Solo Mirandola resta a secco.

E il sindaco Maino Benatti svela un retroscena importante. A suo dire l’accordo con il Ministero dell’Interno per portare nuovi agenti a Mirandola era cosa fatta, e adesso invece viene disatteso.

Ecco cosa scrive Benatti in una nota: 

«Abbiamo appreso con stupore e preoccupazione la notizia, comunicata dalla segreteria provinciale del  sindacato di polizia Siulp, della mancata assegnazione di personale al Commissariato di Mirandola, ovvero degli ispettori di polizia che termineranno il corso di formazione nel marzo del 2018. Sulla base delle comunicazioni del Ministero dell’Interno, nessuno di questi sarà destinato a Mirandola per aumentare l’organico del Commissariato già in forte sofferenza. Vorremmo capire quali sono le motivazioni che hanno spinto il Ministero dell’Interno a non mantenere gli impegni presi in precedenza riguardo al potenziamento del Commissariato mirandolese. Gli enti locali, dal canto loro, stanno invece mantenendo tutti gli impegni per quanto riguarda gli investimenti sulla sicurezza, con stanziamenti per telecamere e varchi, controllo di vicinato, assistenti civici e con il progetto della sede del commissariato nell’ex Gil, che sta procedendo e che il prossimo 6 settembre sarà discusso dalla Commissione congiunta. Appare quindi davvero inspiegabile questa decisione che rischia di penalizzare ulteriormente il Commissariato di Mirandola e tutta la città».

 

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