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La startup modenese EasyPCR si è classificata al secondo posto, aggiudicandosi 5mila euro, nell’edizione 2017 della “Start Cup Emilia-Romagna”, competizione per idee d’impresa innovative promossa dalla Regione e coordinata da Aster, in collaborazione con le Università emiliano-romagnole e altri partner istituzionali della regione. La competizione Start Cup Emilia-Romagna è finanziata attraverso risorse del Fondo sociale europeo.

L’azienda, fondata da Gabriele Borelli, ha sviluppato un dispositivo e dei kit di reagenti che consentono di individuare patogeni, mutazioni genetiche e malattie (Hiv, Tbc) in maniera economica ed efficace. I risultati sono consultabili in tempo reale e disponibili in una frazione del tempo necessario alle comuni procedure.

Sul gradino più alto del podio, invece, il progetto Golgi, realizzato da un team di tre giovani parmensi che hanno messo a punto lo sviluppo di una serie di prodotti innovativi biotech, ottenuti con una biostampante 3D, che accelerano e migliorano la guarigione delle ferite di persone e animali. Il progetto Golgi si è aggiudicato, oltre che il primo premio di 12 mila euro, l’opportunità di partecipare, nel 2018, al programma di formazione in Silicon Valley promosso dalla Regione.

Terzo classificato e 5mila euro di premio Bettery, lo spin off dell’Università di Bologna che ha progettato Nessox, una batteria liquida che utilizza elementi leggeri, come il litio e l’ossigeno. La batteria consente ai veicoli elettrici di raddoppiare o triplicare la propria autonomia. La batteria si ricarica in brevissimo tempo, sostituendo il liquido esausto con quello nuovo, ricaricato attraverso un pannello fotovoltaico.

I tre progetti vincitori della StartCup Emilia-Romagna parteciperanno al Pni (Premio Nazionale per l’Innovazione), promosso dalla rete nazionale degli incubatori di impresa universitari (PNICube), che quest’anno si terrà a Napoli a dicembre.

Le province più rappresentate nella competizione di idee sono state quella di Bologna, con 42 progetti, a seguire Parma e Piacenza con 12, Modena e Ravenna con 11, Reggio Emilia con 9 e Rimini 8. Le idee di imprese approdate in finale sono focalizzate per la maggior parte sul settore biomedicale, seguito da automazione, industria 4.0 e green.

“La Regione- ha detto l’assessora regionale alle Attività produttive, Palma Costi premiando i vincitori- punta su innovazione, ricerca e creatività per la nascita di nuove imprese. Crediamo nelle nostre startup e vogliamo accompagnarle nel percorso di crescita verso il consolidamento con diversi strumenti. L’alta partecipazione alla competizione è la dimostrazione che, soprattutto tra i giovani, c’è voglia di contribuire alla crescita del tessuto imprenditoriale della nostra economia. Oltre a cercare il lavoro, i giovani il lavoro lo creano e come Regione Emilia-Romagna vogliamo dare tutto il nostro supporto perché questi nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione a elevato contenuto innovativo abbiano uno sbocco per il futuro”.

“All’edizione 2017 della Start Cup Emilia-Romagna- spiega Marina Silverii, vicedirettrice di Aster- sono state presentate 136 idee d’impresa, circa il 10% in più rispetto all’anno scorso. Quest’anno, la percentuale di idee d’impresa scaturite da progetti di ricerca delle nostre Università, è stata nettamente superiore agli anni precedenti e questo rappresenta un risultato importantissimo perché la Start Cup è nata proprio con l’obiettivo di favorire l’imprenditorialità di persone con alte competenze”.

I premi sono stati messi a disposizione degli sponsor Cofiter, Iren, Sacmi e da EmilBanca e Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese.

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