«Per salvare i vigneti di Lambrusco Doc e le pere Igp, i terreni alluvionati nella provincia di Modena devono esser riportati all’asciutto entro al massimo una settimana in modo da scongiurare l’asfissia delle radici e la morte delle piante». È la Coldiretti a lanciare l’allarme sugli effetti dell’alluvione provocata dalla rotta del Secchia con oltre 600 le aziende agricole coinvolte e 10.000 ettari di terreni agricoli allagati. «Sott’acqua sono finiti soprattutto seminativi che sono andati purtroppo già completamente perduti- sottolinea la Coldiretti- ma anche un migliaio di ettari di alberi da frutta e viti pregiate la cui sopravvivenza dipende dalla velocità con cui si riuscirà a riportare i terreni all’asciutto».
È dunque una «corsa contro il tempo da parte dei Consorzi di bonifica che- precisa la Coldiretti- hanno messo a disposizione tutti i loro mezzi per cercare di pompare l’acqua via dai campi».
Infine, «è indispensabile- conclude la Coldiretti- dichiarare al più »presto lo stato di emergenza per avere risorse ad hoc per interventi immediati delle imprese alle quali va garantita l’immediata a sospensione dei contributi fiscali e previdenziali per la ripartenza dopo due calamità, dal terremoto all’alluvione>.