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Finale, raddoppiano gli incassi dal servizio mensa a scuola

da | Gen 17, 2014 | Finale Emilia, Notizie | 0 commenti

mensa scuolaDopo l’introduzione dei blocchetti mensa a scuola il Comune di Finale fa i conti. E risultano essere decisamente positivi.

Varata grazie al “Testo Unico delle disposizioni comunali in materia di servizi scolastici” approvato dal Consiglio Comunale, che ha semplificato le disposizioni vigenti in materia in un’ottica di maggiore efficienza e trasparenza, l’iniziativa ha consentito di raddoppiare nel 2013 gli incassi: 752 mila euro riscossi al 31 dicembre dello scorso anno contro i 381 mila del 2011. E ciò senza aumentare le tariffe, ma mantenendole sempre in linea con quelle applicate dalle altre amministrazioni comunali del territorio. Tariffe che, comunque, ricordano dal Comune, non coprono per intero le spese sostenute per garantire i numerosi servizi erogati.

“Come assessore, ma soprattutto come genitore di tre bambini in età scolare – afferma Lisa Poletti, responsabile dei Servizi Sociali – posso affermare con orgoglio che il nostro Comune è in grado di fornire servizi educativi e scolastici di qualità. Il mio impegno sarà quello di continuare a investire in generale sul welfare municipale. Applicando però su tutto il fronte dei servizi, con molto rigore, quel principio di equità che ci consente di sostenere chi ne ha effettivamente bisogno e di fare pagare la quota di competenza a chi invece è in grado di farlo”.

Per quanto riguarda più in generale i servizi socio-sanitari, nel corso dell’ultimo quinquennio (2008-2012), la spesa sostenuta mediamente ogni anno dal Comune di Finale Emilia per tutte le attività di prevenzione dell’esclusione sociale, della tutela di minori, anziani, disabili e famiglie, è stata di 2,1 milioni di euro che, al lordo delle quote dicompartecipazione degli utenti e del Servizio Sanitario Nazionale, diventa pari a 4,7 milioni. “Nell’attuazione del sistema di servizi e prestazioni sul territorio – conclude l’assessore Poletti – mi preme sottolineare, infine, la collaborazione con gli organismi del terzo settore (Croce Rossa Italiana, Croce Blu, Avis, Amo, Caritas, Auser,Protezione Civile eccetera), la cui azione si integra con quella dei servizi pubblici al fine di ottimizzare il livellofunzionale della rete di protezione sociale”.

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