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Pronti nel 2015 il Centro Socio Sanitario a San Felice, la Casa della Musica a Pieve e il Centro sport di Bondeno

da | Gen 17, 2014 | San Felice sul Panaro, Concordia, Altri Comuni | 0 commenti

ricostruzione 1Tre progetti architettonici post terremoto, resi possibili grazie alle risorse raccolte da imprese e lavoratori  – che hanno donato i compensi delle loro ore di lavoro  – con l’attivazione il 30 maggio 2012 (il giorno dopo la seconda scossa) del fondo di solidarietà da parte di  Confindustria, Cgil, Cisl, Uil e Confservizi dell’emilia romagna, saranno presto realizzati, si stima nel 2015. L’augurio dei 6 giovani architetti e ingegneri, selezionati tra 160 candidature dallo studio Mario Cucinella, è che ci si possa arrivare nel giro di un anno. 

«Abbiamo reagito in fretta, il giorno dopo la seconda scossa – ha detto il presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini -, con l’attivazione del fondo e la concreta volontà di imprese e lavoratori di sostenere le aree colpite». a metà 2013, quando si è conclusa la raccolta delle donazioni, «le risorse sono risultate pari a 7.765.000 euro, una cifra al di sopra di ogni aspettativa».
Per decidere dove e come intervenire ci sono voluti sei mesi: «Siamo andati per le strade, a parlare con la gente, con i comuni – ha spiegato l’architetto Mario Cucinella – per capire cosa realizzare, legandoci all’identità dei territori, con qualità e bellezza, raccontando una storia di ottimismo e generosità e guardando all’innovazione, al basso impatto ambientale».
Sono così stati selezionati 3 progetti, nell’area maggiormente colpita.

ricostruzione 2Il primo (qui sopra) è un centro sport e cultura, che vuol ricordare nelle forme i silos della
Pianura Padana, a Bondeno (Ferrara). Sarà poi replicato, nelle intenzioni dei promotori, anche a Reggiolo e Concordia.

ricostruzione 3Il secondo progetto ha accolto la richiesta di aiuto di un centro di assistenza per disabilità
gravi e mentali, a San Felice sul Panaro, con unità abitative che portano da 10 a 20 i posti letto disponibili più altri 20 posti diurni.

ricostruzione 1
Il terzo progetto guarda invece ai bambini, con la realizzazione di un auditorium per la
scuola media ad indirizzo musicale e per una scuola di musica moderna, a Pieve di Cento
Dopo venti mesi di lavoro, il voler fare insieme di lavoratori e imprenditori, come ha ricordato il presidente di Confindustria Squinzi, ha permesso di «tornare a crescere»
ad un’area di massima produttività, con 47.741 imprese e 187.012 addetti, che vale solo per il comparto biomedicale 20 miliardi di euro l’anno di cui 12 miliardi di export. i
progetti che confindustria e sindacati stanno finanziando hanno come obiettivo proprio la testimonianza, a chi verrà domani, di come un’occasione tragica è stata trasformata,
con il contributo di tutti in una ripartenza verso il futuro, con i giovani che non hanno spezzato il legame con il loro territorio e le multinazionali ampiamente presenti nell’area
che sono rimaste non delocalizzando ed anzi investendo.

I progetti, dedicati a giovani, famiglie ed anziani, sono stati presentati ieri a Roma presso la sede di Confindustria dal presidente degli industriali italiani Giorgio Squinzi insieme al presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, al presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini, all’architetto Mario Cucinella e, in rappresentanza dei sindacati, Carmelo Barbagallo, segretario confederale della Uil.

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