Mille gli sfollati dell’alluvione che ha colpito il modenese, ma alcuni possono rientrare nelle proprie case. Ingenti, invece, i danni all’agricolutura e all’industria. Cardone: “Questa è zona di Lambrusco e sono duemila le aziende sott’acqua”. L’appello contro l’intralcio dei curiosi.
La situazione nelle zone del modenese colpite dall’alluvione (e già piegate dal terremoto) è in lento miglioramento e, se non piove, l’acqua potrebbe andarsene definitivamente entro venerdì. Il territorio interessato, però, è molto esteso e copre circa 60 kilometri quadrati.
Nella giornata di ieri è salito a mille il numero degli sfollati, di cui 200 nel Comune di San Felice sul Panaro, ma a Bomporto i cittadini che non hanno la casa allagata possono rientrare.
Incertezza, invece, sul numero dei cittadini rimasti bloccati nelle proprie case, allagate dall’esondazione, nelle frazioni di campagna.
Quel che si sa già, invece, è che i danni saranno ingenti. “La conta definitiva verrà fatta solo quando l’acqua si sarà ritirata – spiega ai nostri microfoni la giornalista Antonella Cardone – ma si parla già di milioni di danni”. La giornalista ricorda che l’area colpita è una delle più produttive del Paese, ad esempio grazie alla produzione del Lambrusco. Non è solo l’agricoltura, però, ad aver subito le conseguenze dell’alluvione. Sempre Cardone ci spiega che sono duemila le aziende finite sott’acqua.