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Aipo, Fortunato respinge le dimissioni e si difende in una lettera

da | Feb 13, 2014 | Alluvione, Notizie | 0 commenti

Luigi Fortunato

Luigi Fortunato

«Rimanere responsabilmente al proprio posto e compiere sino in fondo il proprio dovere è il miglior segnale che si può dare in una situazione di emergenza e difficoltà». LE’ quanto sostiene in una lettera Luigi Fortunato, direttore di Aipo, l’agenzia interregionale per il fiume Po che gestisce della manutenzione degli argini dei fiumi, che prepara la sua sostituzione. Ecco cosa dice Fortunato.«I tentativi di screditare Aipo in quanto tale feriscono la dignità di chi ci lavora – è l’esordio -dal 19 gennaio scorso ho dedicato ogni mia energia nelle azioni di risposta di Aipo a una situazione drammatica e imprevedibile. Era ed è infatti mio dovere indirizzare e sostenere la struttura dell’agenzia, che è stata ed è tuttora impegnata in uno sforzo eccezionale . Un evento come la rotta del Secchia, per le disastrose conseguenze che ha avuto, non poteva che provocare critiche anche molto aspre: mentre attendiamo le conclusioni della Commissione scientifica, siamo sempre disponibili ad ogni confronto costruttivo, in primis con le amministrazioni locali e i cittadini, per la migliore gestione possibile della difesa idraulica».

Prosegue il direttore Aipo che guadagna oltre 200 mila euro l’anno: «Circa sei anni fa mi è stata richiesta la disponibilità per l’incarico che attualmente ricopro. Nel maggio scorso, alla sua scadenza, mi è stato chiesto di rimanere per un altro anno: il mio mandato scade quindi alla fine del prossimo maggio. Il Comitato di Indirizzo dell’Agenzia, che me lo ha conferito, ha facoltà di revocarlo, motivatamente, in ogni momento.
Aipo è un ente strumentale delle quattro Regioni padane e ha in gestione 3.900 km di reticolo idrografico in tutto il bacino del Po. Negli anni ha realizzato e realizza
con professionalità opere per la difesa idraulica attiva e passiva, ne controlla l’efficienza, attua gli interventi di manutenzione e somma urgenza, cura le previsioni e il monitoraggio delle piene, realizza e gestisce le opere per la navigazione fluviale». Tutto questo «cercando di utilizzare al meglio le risorse finanziarie, umane e strumentali di cui può disporre, che al di là di sempre possibili incrementi di efficienza sono, con tutta evidenza, non certo adeguate alle necessità dei territori».

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