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Governo Renzi, il senatore Vaccari: “Chiamato a sfide inedite, vada oltre i facili slogan”

da | Feb 25, 2014 | Ultime news | 0 commenti

stefano vaccari“L’Italia aspetta di vedere se la politica (e il Partito democratico in particolare) saprà mantenere la promessa di un cambiamento rapidissimo realmente in grado di intervenire in profondità sui mali che affliggono il nostro Paese”: nelle parole del senatore modenese del Pd Stefano Vaccari ecco – spiega una nota del partito –  la sfida inedita e la responsabilità a cui è chiamato il nuovo Esecutivo a guida Matteo Renzi. Un Governo che sconta una modalità di nascita e una maggioranza che lascia disorientati almeno una parte dell’opinione pubblica e del popolo del centrosinistra, ma che è chiamato a grandi riforme. “ Con  questa  consapevolezza con altri senatori  democratici – conferma Vaccari – vogliamo  ribadire l’impegno  e  la lealtà assoluta nell’ottica  di una collaborazione fra Esecutivo, Gruppi parlamentari e Partito ancora più efficace che in passato”.

Partendo da questo presupposto, ecco l’elenco dei punti qualificanti di questo “impegno rinnovato e condiviso”: il percorso di riforme costituzionali ed elettorali, una significativa modifica dei regolamenti parlamentari, il ritorno in capo alle Camere dell’iniziativa e della funzione legislativa. E su questi grandi temi, occorre “andare oltre i facili slogan per confrontarsi con i più avanzati modelli europei e internazionali”.

Ecco allora che la legge elettorale deve essere “coerente al rinnovato modello costituzionale,  capace  di  superare  senza  ambiguità  le storture  del Porcellum sia  rispetto  alle soglie necessarie a far scattare  eventuali  premi  di maggioranza, sia nella prospettiva di sottrarre  alle segreterie di partito e di restituire ai cittadini il potere di scelta dei propri rappresentanti”. Quanto ai “compagni di viaggio” con cui costruire le riforme in grado di modificare l’architettura dello Stato, queste “vanno scritte con il contributo del maggior numero di forze parlamentari in un’auspicabile logica bipartisan (ed eventualmente tripartisan se il M5S uscisse dal suo sterile isolazionismo)”. “Ci sembra però di poter dire – continua Vaccari – che si debba marcare con attenzione i confini della maggioranza che ha scelto di appoggiare il Governo Renzi. Sarebbe  un  errore, anche agli  occhi  dei  nostri elettori, dare l’impressione  di  essere disattenti  e poco fermi rispetto a chi ha incarnato negli  ultimi  20  anni  un’idea di Paese e della politica completamente  opposta  a  quella del centrosinistra”.

Uno dei segni del cambiamento, conclude il senatore Vaccari, sarebbe ridare centralità al ruolo del Parlamento: “Vorremmo ribadire l’auspicio che sempre più sia valorizzato il patrimonio  di competenze e di esperienze di cui sono ricchi i gruppi parlamentari. E che, in discontinuità con quanto accaduto con tutti i Governi  del  recente passato, l’iniziativa e la funzione legislativa possano  tornare prevalentemente  in  capo  alle  Camere  con un più limitato  peso  (per numero e ampiezza di materia) della decretazione d’urgenza”.

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