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Un’altra settimana di allerta per la Bassa. Camposanto, Bastiglia, Bomporto e Modena in particolare

da | Feb 8, 2014 | Camposanto, Bomporto, Bastiglia, Altri Comuni, Notizie | 0 commenti

protezione civile corso modenaNon una ma ben due nuove fasi di attenzione attivate dalla Protezione civile dell’Emilia-Romagna che durano da oggi a venerdì prossimo, 14 febbraio.
La prima allerta, più breve perchè dura fino a domenica, è per le forti piogge, la seconda è per il rischio frane. Entrambe riguardano soprattutto le zone collinari e montane dell’Emilia-Romagna. Per le zone alluvionate della bassa modenese, quindi per i comuni di Bastiglia, Bomporto, Modena e Camposanto, rimane comunque attivo lo stato di preallarme dovuto al permanere di condizioni di criticità dovute all’inondazione.

Fino a domenica, dunque, è previsto il passaggio di due perturbazioni che porteranno precipitazioni a carattere di rovescio o temporale, più intensi nella parte centro-occidentale della regione. Inoltre, l’arrivo di aria calda da sud favorirà l’innalzamento della temperatura, causando nevicate sui rilievi occidentali a quote superiori a 1.500 metri. Secondo le
previsioni, non dovrebbe cadere pioggia in quantità che vadano oltre i limiti di soglia, ma in alcuni punti dell’appennino bolognese e modenese si potrebbero superare i 50 millimetri. Alla pioggia si aggiungerà il vento forte, da sud-ovest, con raffiche anche vicine ai 100 chilometri all’ora.

E dopo la pioggia, il pericolo sono le frane. «Nel territorio appenninico, fascia montana e collinare, si riscontra una situazione di dissesto idrogeologico diffuso- scrive la Protezione civile- con possibili aggravamenti di situazioni già in atto o attivazioni di nuovi fenomeni franosi, in particolare nelle aree a rischio già individuate nei piani delle autorità di bacino».
Le frane previste «potranno interferire in particolare con la viabilità, le reti tecnologiche e localmente con i corsi d’acqua favorendo in questo caso la formazione di invasi». Si potranno verificare anche «danni localizzati a singoli edifici, centri abitati e attività antropiche interessati da fenomeni franosi».

L’allerta della Protezione civile deriva proprio dal «perdurare dell’instabilità meteorologica» e considerando «le criticità in atto».

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