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Alluvione, il testo presentato alla Camera da Baruffi (Pd) per la conversione del dl 4/2014

da | Mar 17, 2014 | Alluvione, Notizie, speciale terremoto | 0 commenti

alluvione emiliaCome annunciato stamattina, è il momento dell’alluvione e della possibile connessione col sostegno per il terremoto alla Camera a Roma. Ecco cosa ha presentato Davide Baruffi, relatore. “Onorevole presidente, onorevoli colleghi, sottosegretario, il provvedimento in esame, come ricordato dei relatori, risulta significativamente modificato, e soprattutto ridimensionato, dallo stralcio del primo articolo relativo all’introduzione nel nostro ordinamento della cosiddetta “voluntary disclosure”. Si è cioè deciso di affidare ad uno specifico e autonomo provvedimento legislativo questo istituto, delicato e complesso, per il contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale.

Cionondimeno il DL 4/2014, così come modificato, dalla commissione finanze della Camera in particolare, contiene norme molto importanti che meritano di essere evidenziate e varate con celerità, stante anche la
scadenza ravvicinata del decreto stesso. A partire da quelle norme che danno corso e prima attuazione a provvedimenti contenuti nella Legge si stabilità di quest’anno, o a impegni successivamente assunti dal Governo anche a parziale correzione della stessa.

Primo fra i quali quello del taglio del cuneo fiscale a favore delle imprese, per un importo pari a un miliardo di euro, sui premi assicurativi Inail: il differimento del pagamento da febbraio al 16 maggio non solo è positivo in sé, ma consente alle imprese di beneficiare di questo risparmio per l’esercizio di quest’anno, senza attendere il 2015 per il consuntivo.

Così come, con questo provvedimento, viene onorato l’impegno assunto dal precedente governo di demandare ad una sede più appropriata – la delega fiscale assegnata dal Parlamento all’esecutivo – il riordino delle
agevolazioni fiscali e la conseguente clausola di salvaguardia prevista ancora in Legge di stabilità. Individuando a questo punto una copertura diversa, derivante da maggiori risparmi dalla revisione della spesa in corso.

Bene anche l’estensione della possibilità per gli Enti locali di ricorrere all’anticipazione di tesoreria.

Con l’articolo 3 del provvedimento si provvede invece a dare prime e urgenti risposte ai territori colpiti da calamità naturali nei mesi scorsi. Su questa parte la VI commissione ha compiuto davvero un buon lavoro e
di questo voglio ringraziare il relatore di maggioranza e il presidente della commissione, sottolineando anche l’atteggiamento collaborativo tenuto dalle minoranze per costruire insieme le risposte possibili più utili.

Il decreto, in particolare, sospendeva le scadenze fiscali e contributive per i comuni alluvionati della provincia di Modena fino al 31 luglio prossimo. Con gli emendamenti accolti dalla commissione tale riconoscimento è esteso anche ai centri del Veneto parimenti colpiti, e il termine è spostato al 31 ottobre: tre mesi in più. Molto bene.

Bene anche la sospensione dei ratei dei mutui a beneficio di famiglie e imprese, al fine di consentire una ripresa della normalità e della possibilità concreta di pagare.

Ottimo, infine, che si sia recepita, spero stavolta in via definitiva e senza ulteriori intoppi, la proroga di tre anni per la restituzione dei finanziamenti ricevuti nell’area del sisma del 2012 per il pagamento delle imposte pregresse.

Terremoto 2012 e alluvione 2014: è questa l’infausta combinazione e specificità che riguarda alcuni dei comuni oggetto di questo provvedimento; aver cioè subito in soli venti mesi due calamità eccezionali per rilevanza e danni prodotti sull’economia e sulla società modenese. Un doppio colpo durissimo all’apparato produttivo di una delle aree a più alta vocazione manifatturiera del Paese; al comparto dell’agricoltura che vede concentrarsi in
questo territorio una quantità di eccellenze certificate e protette che non ha eguali; alle abitazioni private e alle infrastrutture pubbliche. Molte aziende e famiglie stavano appunto tentando di rialzarsi dopo il terremoto del maggio 2012 quando un’onda di piena di forza inaudita, rotto l’argine del Secchia, ha travolto tutto, invadendo le campagne e i centri urbani, le zone artigiane e i poli dei servizi.

Il provvedimento in esame ha dato e dà alcune importanti e tempestive risposte. Bene. Occorre ora fare rapidamente il passo successivo, riconoscendo fino in fondo lo stato di necessità che ho qui richiamato e che il Governo ha ben visto; e adottando un provvedimento ad hoc che dia risposte puntuali e coerenti.

In particolare:
a) che sblocchi le risorse già previste per la messa in sicurezza del territorio perché il disastro non abbia a ripetersi;
b) che metta immediatamente famiglie e imprese nelle condizioni di avere credito dalle banche per rialzarsi e ripartire;
c) che riconosca i danni subiti dagli enti pubblici, dalle imprese e dalle famiglie, e assicuri adeguati indennizzi, con procedure snelle e veloci che affidino alla Regione e ai sindaci gli strumenti per provvedere;
d) che consenta a Regione, Provincia e Comuni di operare per queste opere e servizi in deroga ai vincoli della finanza pubblica;
e) che permetta, attraverso idonee leve di fiscalità di vantaggio, ai centri più colpiti da sisma e alluvione di
rianimarsi, per scongiurare le desertificazione economica e sociale di un territorio circoscritto per estensione ma cruciale per lo sviluppo del Paese.

E’ con questo auspicio e questo impegno che oggi il Pd sostiene convintamente questo provvedimento e la sua rapida conversione in legge – anche per i significativi miglioramenti apportati dal Parlamento che ho richiamato – ma al tempo stesso ci rimbocchiamo le maniche per lavorare ancora e da subito affinché Governo e Parlamento adottino i provvedimenti necessari per le popolazioni alluvionate e terremotate”.

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