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Edilizia scolastica, Ghizzoni: “Esportiamo il modello post-sisma”

da | Mar 28, 2014 | Notizie | 0 commenti

L'entrata

L’entrata del nuovo asilo di San Felice sul Panaro

«L’esperienza emiliana post sisma può indicare le modalità corrette per rendere concretamente operativo il piano straordinario in tema di edilizia scolastica lanciato dal presidente del consiglio Matteo Renzi. Le risorse per aprire da subito una grande stagione di ammodernamento, ristrutturazione, messa in sicurezza delle scuole ci sono. L’obbiettivo è di aprire almeno 5 mila cantieri in tutta Italia entro il triennio 2014-2016.» Sarà un intervento incentrato su quanto fatto in Emilia Romagna in materia di edilizia scolastica dopo il sisma del 2012, quello della deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, vice presidente della commissione istruzione alla Camera ospite della seconda Conferenza nazionale sull’Edilizia scolastica in programma da venerdì 28 marzo a Rivoli.

 Meno burocrazia, più decisioni, più facilità di accesso ai fondi, una strategia comune che riporti in un’unica cornice la pluralità di iniziative istituzionali in tema di edilizia scolastica, svolgendo con Regioni e autonomie locali, una programmazione del quadro delle priorità, applicando, in sostanza, a livello nazionale il modello che ha permesso all’Emilia Romagna, dopo il terremoto del 2012, di costruire in pochi mesi ben 58 nuove scuole. Questi i temi al centro dell’intervento della deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, vice presidente della commissione istruzione alla Camera, nell’ambito della seconda Conferenza nazionale sull’Edilizia scolastica in programma da venerdì 28 marzo al Centro Congressuale Comunale di Rivoli, nel torinese. “L’esperienza emiliana post sisma può indicare le modalità corrette per rendere concretamente operativo il piano straordinario in tema di edilizia scolastica lanciato dal presidente del consiglio Matteo Renzi – commenta l’onorevole Manuela Ghizzoni – Fare bandi di gara europei con procedura accelerata, costruire con attenzione ai materiali utilizzati, alla sicurezza, al superamento delle barriere architettoniche, all’efficientamento energetico, alle esigenze della moderna didattica e all’estetica. Le risorse per aprire da subito una grande stagione di ammodernamento, ristrutturazione, messa in sicurezza delle scuole ci sono. L’obbiettivo è di aprire almeno 5 mila cantieri in tutta Italia entro il triennio 2014-2016.”

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