E’ uno dei cavalli di battaglia dell’ipotesi complottista: il picco delle scosse di maggio 2012 non è stato quel 5.9 registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ma molto più alto. Fin dai primi giorni post sisma è sempre stato facilissimo trovare chi fosse pronto a classificare addirittura fino a 7 l’intensità del sisma.
Ora a due anni dal sisma arriva il rapporto Ichese che pare dare man forte alla teoria complottista. Infatti, parlando del sisma del 20 maggio 2012, vi si legge che la scossa più forte era caratterizzata “da un magnitudo momento (Mw) stimata tra 5.63 e 6.11,ed è avvenuta a una profondità di 5.3 (±1.0) km e a una distanza di circa 20 km dalla concessione di Mirandola”.
Attenzione: 6.11 e non 5.9, viene indicato dagli esperti della Regione come picco massimo del sisma.
Perchè questo di scostamento dai picchi massimi ufficiali dell’Ingv?
Il sismologo Romano Camassi lo spiega con molta chiarezza a Modena Qui:”Nel rapporto Ichese si parla di magnitudo momento che è calcolata sulla durata della registrazione della scossa, mentre il 5.9 a cui si fa sempre riferimento riguarda la magnitudo locale, più veloce da calcolare, basata sull’ampiezza. E’ bene precisare che c’è sempre un grado di incertezza in entrambi i casi ed è per questo che gli scienziati hanno indicato quella forbice”.