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Annunci a luci rosse pubblicati per dispetto dopo il litigio in parrocchia

da | Apr 5, 2014 | Lo sai che..., Notizie | 1 commento

luci rosseStalking, diffamazione e sostituto di persona: si era inventato a nome della mamma di un amichetto del figlio annunci a luci rosse, pubblicandoli poi sul web con tanto di numero di telefono della donna.  E’ stato individuato e denunciato.

Tutto è accaduto tra due famiglie che frequentano la stessa parrocchia in città, zona via Giardini. Un banale litigio tra due donne su questioni di poco conto che però fa covare nella mente del marito di una delle due, C.P. 47enne di Modena una tremenda vendetta. Infatti a gennaio pubblica sui siti a luci rosse – decine e decine di siti – annunci di offerte sessuali di vario tipo, accompagnati dal numero di telefono della donna.
In poco tempo lei, C.A., 44 anni, viene letteralmente subissata da telefonate che richiedono le sue prestazioni sessuali: ne riceve fino a 70 al giorno.
Ma è solo l’inizio. Perchè gli annunci hard venivano pubblicati, i clienti vogliosi telefonavano e appena la donna si accorgeva del sito su cui erano comparsi gli annunci, venivano cancellati, rendendo difficile il lavoro della Postale. Che però, con una lavoro paziente e certosino, alla fine riesca a individuare l’ indirizzo I.P. di una azienda di Rubiera da dove sono stati pubblicati gli annunci.
L’indagine è serratissima, perchè la donna e tutta la sua famiglia sono sull’orlo di una crisi di nervi.
Gli agenti della Postale lavorano velocemente: analizzano gli hard disk sequestrati nell’azienda di Rubiera, costruiscono l’elenco di tutti  gli amici e i conoscenti della donna, compresi gli alunni e rispettivi genitori della scuola frequentata dalla prole e un controllo incrociato fa emergere in nome dell’uomo.

Lui confessa, ammette tutto, proprio dal computer aziendale aveva messo in atto la vendetta. Il motivo? Una discussione tra sua moglie e la vittima per l’organizzazione delle festa parrocchiale dei figli.

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