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Cave, più di 200 sopralluoghi annuali per controllare e verificare

da | Apr 24, 2014 | Approfondimenti | 0 commenti

Nel 2013 i sopralluoghi svolti dai tecnici della Provincia di Modena sulle cave attive nel territorio modenese sono stati oltre 200, comprensivi anche dell’attività di Polizia mineraria per la verifica delle misure di sicurezza in cava. Dai controlli è emerso il sostanziale rispetto della normativa senza violazioni particolarmente gravi: nessuno scavo senza autorizzazione o fuori dai limiti prescritti, né danni ambientali come la contaminazione di falde acquifere.

Tra le inosservanze più frequenti figurano gli scavi non conformi a quanto previsto dal piano di coltivazione con una decina di casi sanzionati dai Comuni; sono state rilevate anche alcune non conformità alle norme di Polizia mineraria a seguito delle quali sono stati assunti specifici provvedimenti di diffida.

In alcuni casi sono stati rilevati ritardi nella realizzazione delle opere di sistemazione morfologica e vegetazionale, una carente cartellonistica e una inadeguata accessibilità alle cave per l’incompletezza delle recinzioni.

Oltre a controllare, i tecnici provinciali in collaborazione con quelli comunali hanno svolto un’attività di supporto nei confronti dei responsabili di cava per individuare corrette modalità tecniche e amministrative di conduzione dell’attività estrattiva e di ripristino.

Sulla base di un protocollo tecnico tra Provincia e Arpa, inoltre, per ogni cava è previsto un piano di monitoraggio ambientale, allo scopo di verificare per ogni singolo polo estrattivo gli impatti su suolo, aria e acqua nonché il rispetto delle prescrizioni ambientali individuate in fase di autorizzazione.

 

Nella relazione dell’Osservatorio sulle attività estrattive viene riportata anche l’attività di recupero delle cave dimesse, un obbligo per i cavatori previsto dalla legge regionale e dal Piano provinciale.

L’obiettivo è quello di assicurare un adeguato ripristino ambientale con  la restituzione dell’area recuperata alla collettività.

Nel 2012 sono state concluse le opere di ripristino in dieci cave distribuite in cinque comuni (Modena, Castelfranco Emilia, S.Cesario sul Panaro, Frassinoro e Fiorano), mentre nel 2013 sono stati conclusi un ripristino completo e uno parziale in due cave a S.Cesario sul Panaro.

Complessivamente dal 2008 al 2013 sono state collaudate 26 cave esaurite, recuperate prevalentemente con nuovi rinaturalizzazioni e rimboschimenti.

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