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Il ministro Galletti: “Massima cautela su correlazioni con le trivellazioni”

da | Apr 16, 2014 | Rapporto Ichese, speciale terremoto | 0 commenti

galletti”Credo che il lavoro di questo Ministero sia sempre stato caratterizzato dalla massima cautela e dalla totale collaborazione con le regioni”. Così il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, durante il question time alla Camera, in merito alle possibili correlazioni tra le attività di esplorazione ai fini della ricerca e di coltivazione di idrocarburi e l’aumento dell’attività sismica.

Come riporta Adnkronos, in particolare, sul terremoto dell’Emilia, il ministro sottolinea che il rapporto Ichese, ”esclude che la sequenza sismica dell’Emilia sia stata indotta, ossia provocata completamente dalle attività antropiche (le trivellazioni, intende). Le attuali conoscenze tecnico – scientifiche, tuttavia, non consentono di avere un quadro completo per poter escludere o confermare che le attività del sottosuolo, con particolare riferimento al sito produttivo di ‘Cavone’, Mirandola (Mo), possano aver anticipato il momento in cui il terremoto sarebbe comunque avvenuto in maniera naturale a causa dell’energia già accumulata nelle faglie”.

E’ un punto di vista particolare quello di Galletti sul rapporto Ichese, anticipato dalla rivista Science e pubblicato integralmente ieri.che spiega come  la stessa commissione Ichese “ha disposto una serie di raccomandazioni tese a reperire un congruo quantitativo di dati e di elementi di studio, da utilizzare con idonei sistemi ‘di monitoraggio ad alta tecnologia finalizzati a seguire l’evoluzione nel tempo dei tre aspetti fondamentali: l’attività microsismica, le deformazioni del suolo e la pressione”

Il gruppo di lavoro formato il 27 febbraio scorso dal ministero dello sviluppo economico,  ora dovrà “definire le linee guida operative per l’implementazione di detti sistemi di monitoraggio- spiega ancora il ministro- inoltre, a breve saranno definiti i dettagli operativi che consentiranno alla concessione produttiva di Cavone di divenire un laboratorio di sperimentazione ad elevata tecnologia, per la definizione di un modello geodinamico di sottosuolo sito-specifico, ottemperando in tal modo ad un’altra raccomandazione della commissione”.

 

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