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Terremoto, e ora una seduta pubblica nella Bassa reclama Sisma 12

da | Apr 14, 2014 | Rapporto Ichese, speciale terremoto | 0 commenti

Questa, per chi non lo sapesse, è la commissione cui è stato assegnato l’incarico di monitorare la ricostruzione post sisma.
La stessa commissione che dal 26 febbraio dovrebbe incontrare noi ed i sindaci dell’area terremotata in due audizioni separate (chissà poi perchè) ma che, ad oggi, non ha calendarizzato gli incontri”. Richiama l’attenzione su un organismo ben definito il Comitato Sisma 12: la Commissione Territorio, ambiente, mobilità della Regione.
Una commissione che  – ricorda la nota di Sisma 12 – rigetta “la sospensione totale, nel rispetto del principio di precauzione, di tutti i permessi di ricerca, tutte le istanze, concessioni di stoccaggio e coltivazioni di idrocarburi, geotermia, in tutta l’Emilia-Romagna” perchè “le motivazioni” a supporto del documento “non appaiono fondate e sufficienti, sul piano tecnico scientifico, a giustificare la decisione richiesta”.
E che, comunque, si rifugia pilatescamente dietro la propria incompetenza a decidere.
E forse non solo a decidere.
É interessante notare come, nel comunicato della Commissione, i giudizi più “tranchant” siano stati espressi da elementi della maggioranza che, guarda caso, provengono tutti da aree esterne al cratere sismico.

Settimana prossima dovrebbe esserci la presentazione all’Assemblea Regionale delle conclusioni cui è pervenuta la Commissione di tecnici internazionali sulle correlazioni tra l’attività estrattiva nella Bassa e gli eventi sismici del 2012.
Dopodichè sarebbe interessante se la III Commissione, anche per monitorare di persona la ricostruzione, tenesse una seduta pubblica nella Bassa per spiegarci i motivi che dovrebbero indurci ad accettare di buon grado una prosecuzione dell’attività estrattiva sotto le nostre case”.

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