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Il Consorzio Prosciutto di Modena va al Cibus

da | Mag 2, 2014 | Agricoltura | 0 commenti

Il Consorzio del Prosciutto di Modena si prepara a partecipare alla diciassettesima edizione di Cibus, il Salone internazionale dell’alimentazione in programma dal 5 all’8 maggio a  Parma. Qui sono tante le aziende della Bassa presenti (leggi l’articolo) e il Consorzio oltre ad essere presente in uno spazio indipendente – PAD. 2, Stand H056–  in cui sarà possibile degustare il Prosciutto di Modena Dop accompagnato da un buon lambrusco e abbinato ad altri prodotti del territorio modenese, la specialità della tradizione salumiera emiliana sarà tra i protagonisti di un importante appuntamento organizzato nell’ambito della fiera.

“Quest’anno – spiega Anna Anceschi, Direttore del Consorzio Prosciutto di Modena – il nostro Consorzio è stato selezionato tra le realtà imprenditoriali che hanno ricevuto la nomination per la categoria Miglior campagna di comunicazione per la valorizzazione del prodotto tipico nell’ambito dei Salumi & Consumi Awards, prestigiosi riconoscimenti assegnati dal retail alle aziende produttrici di salumi. E’ una scelta che ci onora e che recepisce gli sforzi compiuti negli ultimi anni per promuovere questa tipicità del nostro territorio, tutelata da un marchio europeo particolarmente restrittivo come è la denominazione di origine protetta”. Grande attesa dunque per la premiazione dove saranno svelati i nomi dei vincitori, in programma martedì 6 maggio a partire dalle 17 (sala Aida, Padiglione 7).

La zona di produzione del prosciutto di Modena corrisponde alla fascia collinare ed alle valli che si sviluppano attorno al bacino oro-idrografico del fiume Panaro, un’area che partendo dalla fascia pedemontana non supera i 900 metri di altitudine e comprende anche territori delle province di Bologna e Reggio Emilia.

Il Consorzio del Prosciutto di Modena, che raggruppa oggi 9 produttori, ha sempre avuto una costante attenzione al prodotto, tanto da modificare qualche anno fa il Disciplinare di produzione in senso restrittivo per migliorare ancora di più il già alto livello qualitativo. La prima modifica ha eliminato la possibilità di usare conservanti. Le cosce di suino oggi si lavorano solo con il sale, senza l’aggiunta di spezie; l’aroma è dato dalla stagionatura. La seconda modifica ha stabilito un allungamento della stagionatura minima che è passata da 12 a 14 mesi, la più lunga tra tutti i prosciutti Dop italiani. “Da noi l’attesa dura 14 mesi” è infatti il messaggio della nuova campagna pubblicitaria.

Il Prosciutto di Modena per il suo contenuto minerale e vitaminico, ed il suo limitato contenuto di colesterolo, inferiore ad altri tipi di carni, rappresenta un alimento più che bilanciato nell’apporto di grassi e proteine.

Per ulteriori informazioni: www.consorzioprosciuttomodena.it

 

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