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Emissioni a canaletto: è Ecobloks che ha avviato l’attività – Video

da | Set 24, 2014 | In Primo Piano, Finale Emilia, Approfondimenti | 0 commenti

ecobloksOrmai da qualche settimana chi attraversa il Polo industriale di Canaletto osserva il pennacchio di fumo bianco che esce dai camini in acciaio dello stabilimento Ecobloks. Sono molti i cittadini che si sono rivolti all’amministrazione per chiedere informazioni sull’eventuale pericolosità di quelle emissioni.

Così – spiegano dal Comune – per fornire risposte agli interrogativi dei finalesi, il presidente dell’azienda, Alberto Spallanzani, e il direttore dello stabilimento, Carlo Bassi, illustrano nel dettaglio in un video, il progetto Ecobloks, il funzionamento dello stabilimento e l’impatto economico e ambientale della produzione.
“Cercando di sintetizzare quanto spiegato in modo più approfondito nelle interviste – si legge in una nota del Comune – siamo di fronte a un processo produttivo che utilizza scarti di legno, forniti e certificati dal Consorzio Rilegno, per produrre blocchetti distanziatori utilizzati nei tradizionali pallet in legno impiegati per il trasporto e lo stoccaggio di ogni genere di merce. Blocchetti che, prodotti in questo modo, permetteranno di risparmiare il taglio di 150 mila tronchi d’albero. Il legno riciclato utilizzato per la produzione viene lavorato, depurato, essiccato, pressato ma non bruciato. Per il funzionamento della Centrale Termica che alimenta l’impianto produttivo viene utilizzato legno vergine proveniente da silvicoltura oppure cippato di legno, in entrambi i casi si tratta di materiale certificato.
Il fumo che esce dai camini dell’impianto produttivo e che ha in qualche modo preoccupato tanti cittadini è costituito per il 95 per cento da vapore acqueo e solo per un 5 per cento circa da emissioni che sono controllate 24 ore su 24 per verificare che si mantengano entro i limiti previsti – notevolmente più stringenti anche rispetto agli impianti ceramici che si trovano nel nostro territorio.
In questo momento di avvio della produzione – con in funzione solo due delle sette linee produttive – si può osservare anche la fuoriuscita di vapore dalla centrale termica. Ma si tratta di uno sfiato e quanto finisce in atmosfera è esclusivamente vapore acqueo prodotto in eccesso a causa del sottoutilizzo dell’impianto. Non appena la produzione raggiungerà i livelli previsti, queste fuoriuscite non si verificheranno più.
Per quanto riguarda invece l’inquinamento acustico, in fase di completamento del cantiere di costruzione dello stabilimento – che è ancora in essere – si provvederà – chiude il Comune – a una riduzione dei livelli attraverso l’adozione di adeguate misure di abbattimento della rumorosità”.
Guarda il video: clicca qui

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