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Da Modena al Kurdistan, il viaggio di due sindacalisti

da | Ott 12, 2014 | Personaggi | 0 commenti

Dopo gli opportuni accordi sulle condizioni di agibilità e sicurezza con l’Ambasciata italiana in Iraq ed il nostro Consolato ad Erbil – capitale kurda nel nord irakeno – oltre che dell’Ufficio informazioni del Kurdistan in Italia, il prossimo weekend partirà una delegazione italiana verso Erbil, che comprende anche i modenesi Franco Zavatti e Daniele Stefani della Cgil, sostenitori della Onlus “verso il Kurdistan”.

Un viaggio di conoscenza e solidarietà, spiegano Zavatti e Stefani, nel pieno di una situazione altamente destabilizzata a causa della violenta offensiva dello stato islamico Isis, che coinvolge gran parte del territorio irakeno e siriano e lambisce l’ampia regione kurda nel nord Iraq.

“La delegazione italiana ristretta cercherà inoltre di chiarire la situazione nella zona del campo profughi di Mahmura che si trova a circa 40 km da Erbil, verso il confine siriano. Sopratutto, lo stato di fatto nella costruzione del piccolo ospedale all’interno del campo, avviata ad inizio anno (in foto), grazie al contributo economico della Onlus ed al prezioso carico di attrezzature sanitarie raccolte nel modenese ed inviate a Mahmura alla fine dello scorso anno (in foto).

Mappa viaggio Kurdistan

Nel campo profughi “adottato”, vivevano a fine 2013 circa 13.000 persone, sfuggite dalle aree kurde al confine con Turchia e Siria ed in parte sostenuto da risorse dell’Agenzia ONU per Rifugiati. Mahmura è stato però occupato dalle forze islamiste nel corso della recente e sanguinosa offensiva dell’Isis.

Durante la drammatica resistenza da parte delle forze kurde del PYD-PKK, la gran parte degli abitanti sono riusciti a sfuggire ai combattimenti ed insediarsi in un altro campo profughi a Ranja.

Oggi risulta che l’intera zona è stata riconquistata dalle forze kurde e peshmerga, ma non ci sono notizie precise della situazione reale in quello che era il campo di Mahmura, compreso lo stato della struttura sanitaria in costruzione e dell’ingente materiale ospedaliero da noi là inviato.

Cercheremo di saperne di più.
La delegazione arriverà ad Erbil e dopo incontri presso il Parlamento regionale kurdo ed associazioni locali, si muoverà verso Sulejmania – provincia sul versante al confine con Iran – poi al campo di Ranja ed infine nella provincia di Dohuk, sul versante del confine con la Siria, sede di un immenso campo profughi, già visitato nel corso del precedente viaggio”.

 

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