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Lugli (Laer): “Cispadana e rispetto territorio, impossibile conciliare”

da | Ott 14, 2014 | Elezioni, Regionali 2014 | 0 commenti

“Nella presentazione della candidatura di Bonaccini alla presidenza della Regione Emilia Romagna ha trovato grande spaziol’Autostrada Cispadana. E mentre Bonaccini ne promette la realizzazione contemporaneamente promette anche ilconsumo zero di suolo. Come sia compatibile questa promessa con le 4 nuove autostrade previste in Emilia Romagna, di cui la Cispadana divorerà circa 2.000 ettari di terreno, è una domanda che rivolgiamo direttamente a Bonaccini”. Lo afferma in una nota  Stefano Lugli, candidato al Consiglio regionale lista L’Altra Emilia Romagna.

“Così come gli chiediamo di presentare i dati in base ai quali questa autostrada porterà il rilancio economico nei territori attraversati. Perché ad oggi l’unica cosa certa è la distruzione di migliaia di ettari dei campi agricoli più fertili della regione, la perdita di valore di immobili e terreni, il peggioramento della qualità della vita di migliaia di cittadini.

 

Per altro Bonaccini promette ciò che non gli compete, perché proprio un emendamento del Pd al decreto “Sblocca Italia” stabilisce che dal 2015 il Ministero dei Trasporti subentri alla Regione come stazione appaltante dell’Autostrada Cispadana, che il Pd punta a far rientrare nell’elenco delle infrastrutture di rilevanza strategica nazionale per renderne più semplice l’autorizzazione ed il finanziamento.

 

Siamo quindi di fronte ad uno scenario completamente diverso da quello disegnato da Bonaccini. La scelta di trasferire allo Stato ogni competenza sull’opera è la conferma del fallimento di una Regione che dal 2006 insegue invano il sogno autostradale. E il tentativo di inserire il finanziamento dell’opera nella legge di stabilità è la conferma della bugia che è stata raccontata ai cittadini dal Pd quando da anni dicono che l’autostrada la pagano i privati. La verità è che privati disposti a investire in un’opera inutile non ce ne sono e si chiede di pagarla con denaro pubblico.

 

Ma ciò che è ancora più grave è che ci troviamo davanti ad un progetto che non supera la valutazione ambientale e che si cerca di autorizzare aggirando i necessari pareri attraverso l’inserimento dell’opera fra quelle di rilevanza strategica nazionale.

 

L’Altra Emilia Romagna dice un chiaro no ad inutili grandi opere che devastano il territorio e sprecano enormi risorse pubbliche che vogliamo invece destinare all’ammodernamento della viabilità esistente e alla messa in sicurezza del territorio.

 

Ed è giunto il momento di dire che chi non vuole che la bassa modenese abbia una viabilità moderna, ovvero una Cispadana urbana al servizio dei cittadini e delle imprese, sono proprio coloro che insistono sulla soluzione autostradale, utile solo ai cavatori e agli speculatori”.

 

 

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