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Affari di Natale: per Confesercenti Modena bene abbigliamento e alimentare, in calo orologi e preziosi

da | Gen 2, 2015 | Notizie | 0 commenti

Significativo, inaspettato e un po’ in controtendenza, rispetto gli ultimi anni l’andamento degli affari in occasione delle festività natalizie appena trascorse, Capodanno compreso. Negli acquisti, come pure nei consumi a ristorante a prevalere è la stabilità, ma si sono riscontrati anche lievi incrementi degli affari. Fondamentale si è rivelata la settimana che ha preceduto il Natale per i doni da mettere sotto l’albero, e i giorni prima della fine dell’anno per quello che riguarda le prenotazioni nei locali e la vendita di prodotti enogastronomici per il cosiddetto ‘cenone’. A rilevarlo, l’Osservatorio di Confesercenti Modena che ha monitorato, a partire dal 29 novembre 2014, l’andamento di oltre 150 attività imprenditoriali sia in città che in provincia dei settori del commercio e della ristorazione. La stabilità nelle vendite è stata dichiarata dal 55% degli operatori, mentre nel 20% dei casi è stato registrato un aumento rispetto al Natale 2013. Il restante 25% invece, ha evidenziato una contrazione del volume degli affari. “Tenuta sostanziale e lieve incremento: questo quello che emerge – spiega l’Associazione imprenditoriale – Ma soprattutto che, nonostante crisi, fisco e difficoltà di vario genere, gli acquisti sono andati decisamente meglio rispetto alle pessimistiche previsioni. Ad essere preferiti dai modenesi i prodotti alimentari, ed i tecnologici”.

L’ANDAMENTO DEI SETTORI
Ristoranti. La mavetrineggior parte delle attività monitorate denotano una certa stabilità. Qualcuna però segna anche un lieve incremento. Aspetto questo che si è manifestato verso la fine dell’anno quando l’andamento delle prenotazioni per il cenone – e quindi delle presenze – è stato definito oltre che positivo, soddisfacente. Segnali a tal senso si erano comunque già manifestati in occasione del Natale 2014: rispetto al 2013 sono riusciti a realizzare buoni affari soprattutto quei locali che hanno innovato l’offerta, fornendo catering e banqueting – proposte apprezzate che stanno sostituendo le tradizionali cene degli auguri – per eventi aziendali. Buono inoltre l’andamento anche dei pranzi e delle cene per le festività. Come positive stanno risultando al momento le prenotazioni per il cenone di fine anno, che fanno sperare in un’ulteriore recupero di quanto perso negli ultimi dodici mesi.
Alimentare. E’ il settore che più di ogni altro ha evidenziato un miglioramento dell’andamento rispetto al Natale dello scorso anno, in particolare nei negozi specializzati, gastronomie in primo luogo. Tra i prodotti più richiesti, regalati o scelti per la cena di capodanno, i tipici della nostra tradizione: parmigiano reggiano, aceto balsamico, lambrusco e zampone. Molto richiesta la pasta fatta in casa artigianalmente, in particolare i tortellini. Hanno tenuto anche ceste e confezioni natalizie soprattutto quelle con prodotti bio ed artigianali quali confetture e cioccolateria. In calo vini pregiati ed alcoolici in genere.
Giocattoli. Vendite in leggero aumento tra giochi e giocattoli rispetto al Natale 2013. Da segnalare il ritorno di quelli educativi, delle costruzioni, nonché dei giochi di società. In calo gli elettronici.
Libri. Si conferma come negli anni addietro, un settore con volumi di vendita ragguardevoli e contrassegnato pure da un lieve incremento. Bene i libri per bambini e ragazzi, stabile la narrativa, in leggero calo la saggistica.
Elettronica di consumo. Dopo anni di continui exploit, il Natale 2014 ha fatto registrare una stabilizzazione degli affari rispetto ai pur alti volumi di quello dello scorso anno. Molto richieste le ultime novità nel campo di smartphone e tablet. In netto calo invece le consolle per videogiochi.
Elettrodomestici e casalinghi. Affari stabili anche in quest’ambito. Preferite le Smart TV di ultima generazione e i piccoli elettrodomestici da casa e non. Tengono i grandi elettrodomestici quali lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie. Tra gli articoli per la casa è prevalsa la ricerca di prodotti originali ed innovativi con forte contenuto di design.
Profumeria. E’ prevalsa la stabilità nelle vendite anche qui. Dalle creme corpo alle fragranze si è venduto soprattutto ciò che è innovativo. In flessione quasi tutti i prodotti più tradizionali, in particolare le confezioni molto costose.
Abbigliamento. E’ il settore che su tutti si è distinto per la ‘rimonta’ degli ultimi giorni. Complici alcune promozioni, pur divulgate in modo sobrio e mirate su alcune tipologie di prodotti, il bilancio finale è sostanzialmente di stabilità con il Natale 2013. Le vendite si sono concentrate in particolare su maglioni, camicie ed accessori. Ma come detto non sono mancate anche sui capi più importanti come giacche e capi spalla, soprattutto quando si è fatto un minimo di promozione, che comunque non ha anticipato gli sconti tradizionalmente applicati nel periodo dei saldi.
Gioiellerie. In leggero calo le vendite di preziosi ed orologi. Le imprese del campione si dividono esattamente a metà tra chi dichiara una stabilità del volume d’affari rispetto al Natale 2013 e chi invece denuncia un calo più o meno contenuto. Molto ricercati gli articoli di alta bigiotteria soprattutto di marchi innovativi; mentre oro e preziosi hanno segnato una contrazione.

“Nonostante crisi e scadenze fiscali di fine anno, vendite e consumi tra le attività del commercio e della ristorazione durante periodo natalizio, hanno tenuto o sono in qualche caso migliorate. Segno che su tutte le difficoltà in cui si dibattono tante famiglie, ha prevalso la volontà di fare un regalo anche piccolo a bambini, amici, parenti o familiari. Ma accanto a questa tendenza emerge un dato fondamentale: crescono le vendite di prodotti innovativi e di prodotti di qualità elevata se si tratta di alimentari. Crescono quindi gli affari per quelle imprese che sanno intercettare la domanda d’innovazione e la sanno coniugare con ulteriori novità nel servizio alla clientela e nelle leve di marketing utilizzate. Confesercenti tiene a ribadire quindi la necessità di sostenere tutti quei processi innovativi che già mostrano e sempre più riusciranno, a far emergere le imprese del commercio, del turismo e dei servizi dalla crisi”, fa sapere l’Associazione.

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